Regia di Max Croci vedi scheda film
La seconda pellicola del regista lombardo rispecchia senz'altro il suo modo di fare cinema: raccontare argomenti seri con leggerezza tale da non appesantire il racconto ma, allo stesso tempo, non sminuirlo. Se in Poli Opposti prevaleva il personaggio, qui sono le sequenze panoramiche che finiscono per essere, almeno in parte, protagoniste; non quanto Ambra Angiolini che primeggia anche sui due attori protagonisti, Luca Argentero e Stefano Fresi, sfoderando le sue innate doti recitative. Un monito va anche all'uso della fotografia dai toni accesi o comunque non opachi ne spenti, ogni scena è ben illuminata e i colori caldi prevalgono come anche nella pellicola precedente, quasi a voler essere un tratto distintivo, una firma del regista. È evidente che Max Croci fa cinema con l'intento di divertirsi e divertire, riuscendoci, quindi non eccede nell'utilizzo di metodi di riprese o piuttosto di strumenti sofisticati, si limita a raccontare, garantendo allo spettatore un sorriso perpetuo, sinonimo di buon umore. Per il resto nulla da aggiungere ma teniamo d'occhio il regista vista la sua esponenziale capacità di crescita.
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