Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film
Film minore di Dreyer, pochissimo conosciuto, l'ho visto una volta di notte su Fuori orario di Ghezzi : opera girata tutta all'interno di un appartamento, claustrofobica e sperimentale, con due soli personaggi in scena e una grande importanza accordata all'elemento sonoro. Non è certo tra i film più importanti del regista danese, ma non merita neppure le stroncature pesanti che ricevette all'epoca, perfino dallo stesso regista che praticamente lo rinnegò. E' un esperimento curioso, prodotto in Svezia da Victor Sjostrom, famoso regista del muto e protagonista del "Posto delle fragole" di Bergman. A livello tematico vi sono evidenti agganci con le opere più famose, mentre a livello stilistico non offre granché di nuovo, se si eccettuano forse le sequenze dei flashback con la presenza dell'ombra minacciosa del ricattatore. I due protagonisti se la cavano in maniera egregia, ma il regista ne fu assai insoddisfatto e diede la responsabilità del fallimento proprio a loro. Troppo severo stavolta! voto 7/10
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