Regia di Yasujiro Ozu vedi scheda film
Irrompe l'era del consumismo nella poetica di Ozu.
Ultimo film di Ozu girato nel 1962.
È una summa della sua poetica.
Ancora una volta il regista analizza la societá giapponese partendo dalla famiglia, rapporto genitori-figli sempre in mutazione, matrimoni, nuove dinamiche di coppia che si vengono a creare mentre i costumi del paese evolvono.
Cambia il modo di comunicare, gli inchini si fanno meno plateali , i dialoghi piú liberi, le donne fanno sentire la loro voce, irrompe in maniera prepotente l'era dei consumi.
Si beve tanto in questo film, non solo sakè ma anche birra e whisky, sono soprattutto gli anziani a farlo, si beve come forma di socialitá (che si fa aperta e licenziosa) ma anche per mettere fuori fuoco la malinconia che il passare degli anni e i cambiamenti da affrontare portano.
Il tono del film è leggero, il sapore di fondo agrodolce, il modo e il gusto attraverso cui Ozu mette in scena il tutto è come sempre godimento per gli occhi.
Imperdibile.
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