Ultimo capolavoro di Ozu, maestro nel saper variare di film in film i temi a lui cari da molteplici punti di vista e, forse, il più disconosciuto fra i grandi registi e il meno commerciale, per l’apparente semplicità e il rifiuto di scene d’azione o spettacolari a favore dell’autenticità quotidiana.
Dramma lento e sontuoso, costruito su più livelli di lettura e sostenuto da una scrittura commovente ed autoironica. La poetica frugale di Ozu è sempre trascinante.
Il gusto del saké è…….:
il gusto bruciante di un recente passato bellico, in cui la follia e l’esaltazione imperiale nipponica hanno portato solo ad un’alleanza ignobile, alla sconfitta ed all’umiliazione di fronte al mondo;
il gusto amaro di un vecchio collega (“Zucca”), che del passato ricorda con rimpianto anche le… leggi tutto
Sanma no aji” del 1962, noto in Italia come “Il gusto del sakè” ma che tradotto letteralmente suonerebbe più o meno come “il sapore di un pesce”, è l’ultimo capolavoro di Yasujiro Ozu, spentosi prematuramente nel 1963 il giorno del suo sessantesimo compleanno per un tumore alla gola.
La trama del film è incentrata sugli sforzi di…
LE STAGIONI DI YASUJIRO
Sposarsi e lasciare la casa paterna con genitore anziano e vedovo, o restare single per garantire un quieto e regolare vivere a ciò che resta della famiglia dopo la morte della moglie e madre?
L'anziano Hirayama non vuole che la figlia si sacrifichi a favore della sua famiglia d'origine, senza costruirsene una propria, ma costei, l'ostinata Michiko, è…
Ultimo film di Ozu girato nel 1962.
È una summa della sua poetica.
Ancora una volta il regista analizza la societá giapponese partendo dalla famiglia, rapporto genitori-figli sempre in mutazione, matrimoni, nuove dinamiche di coppia che si vengono a creare mentre i costumi del paese evolvono.
Cambia il modo di comunicare, gli inchini si fanno meno plateali , i…
Mymovies conferma la sua vocazione dalla parte del pubblico e sostiene la campagna #iorestoacasa offrendo gratis ai propri lettori una risposta concreta alla… segue
Come sarebbe la Top-50 se ci fosse una soglia di accesso un po' più bassa di quella che c'è attualmente (diciamo 50 voti, anziché 75)? Che ne dite se proviamo ad appurarlo? Io ho finora…
Mancanti:
- Day & Night (2010)
- La commune (Paris, 1871) (2000)
- A Close Shave (1995)
- Marketa Lazarová (1967)
- Kiga Kaikyô (1965)
[lavori in corso]
Ultimo film di Yasujiro Ozu e ideale summa del suo cinema, "Il gusto del sake" racconta un'altra delle sue storie familiari, che viene ad essere un quasi-remake del suo capolavoro "Tarda primavera" del 1949. Anche qui un padre di famiglia di mezza età rimasto vedovo si adopera per convincere la figlia a sposarsi, ma il film non è centrato solo sul rapporto padre-figlia come la…
Si ha sempre paura delle lacrime. E non si dovrebbe. Sarà che gli anni passano, le certezze diminuiscono, i ricordi urlano (anche quelli belli): negli ultimi tempi mi scopro a commuovermi diverse volte guardando…
Un po’ di pubblicità per certe iniziative indiscutibilmente meritorie mi pare il minimo, tanto più sulle pagine di Filmtv.it che sono assolutamente attinenti alle circostanze.
E’ partita da…
Io sono uno di quelli che va al cinema per vedere LO SPETTACOLO DELLA REALTA'.
Nel cinema ritengo che siano indicate tutte le variabili, quasi ci fossero tutte le frequenze che rappresentano uno spettro…
Un omaggio a questa stupenda attrice che ha dato molto al cinema giapponese spesso assieme alla mitica Magari Nonmori. Ha recitato in molti film del maestro Tazzanno Nazinna(tra i suoi allievi Kurosawa, Ozu e…
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Commenti (6) vedi tutti
Il solito Film a carattere Famigliare con qualche Scena in esterno.voto.4.
commento di chribio1Ultimo capolavoro di Ozu, maestro nel saper variare di film in film i temi a lui cari da molteplici punti di vista e, forse, il più disconosciuto fra i grandi registi e il meno commerciale, per l’apparente semplicità e il rifiuto di scene d’azione o spettacolari a favore dell’autenticità quotidiana.
leggi la recensione completa di vermeverdeIrrompe l'era del consumismo nella poetica di Ozu.
leggi la recensione completa di EmaCate14Dramma lento e sontuoso, costruito su più livelli di lettura e sostenuto da una scrittura commovente ed autoironica. La poetica frugale di Ozu è sempre trascinante.
commento di Stefano LVoto 7. [17.09.20010]
commento di PP8
commento di nico80