Narcos

Un dramma biografico con un approccio maggiormente proteso verso la descrizione dei fatti piuttosto che al semplice spettacolo di consumo. La parabola del grande e famoso narcotrafficante Pablo Escobar - tra droga, soldi e morte, intrighi politici e istituzionali - diventa così al tempo stesso descrizione di un impero del male, biopic di un celebre criminale, ma anche narrazione delle contraddizioni che lo hanno attorniato, permettendone l'ascesa, e di un'epoca.

Narcos - Di cosa parla

Anni ’80. In Colombia il cartello di Medellin guidato dal boss della droga Pablo Escobar (Wagner Moura) nasce e cresce, fino a gestire i traffici internazionali di cocaina, sempre più diffusa in ogni latitudine del globo, dagli Stati Uniti fino all’Europa.

Pablo Escobar acquista così un potere immenso e un patrimonio inestimabile coltivato senza risparmiarsi atti violenti e trovando nel popolo un utile alleato, grazie a un’immagine sapientemente coltivata che lo vede comportarsi con generosità con la sua gente e i più poveri.

Al fine di catturarlo, e di eliminarlo definitivamente dal quadro internazionale, la Dea di Miami incarica l’agente Steve Murphy (Boyd Holbrook) di mettersi sulle sue tracce.

Nel corso della sua missione, Steve collabora con un altro agente dell’antidroga, Javier Peña (Pedro Pascal), esperto conoscitore di una realtà ricca di complicazioni e pericoli.

Infatti, un’organizzazione così imponente - capace di muovere elevate cifre di dollari e forte di un piccolo esercito - è molto difficile da contrastare, tra corruzione, espedienti frutto di strategie scrupolosamente studiate e ricorso alla violenza, brutale e improvvisa (soldi o piombo), qualora il denaro non sia da solo un mezzo di convinzione sufficiente per arrivare al conseguimento dei propri obiettivi.

I personaggi

Pablo Escobar (Wagner Moura) è un uomo nato povero ma che con il tempo ha sviluppato ambizioni sempre più smodate; senza accettare mai un no come risposta, per tutelare il proprio patrimonio e la sua attività criminale compie azioni eclatanti senza porsi problemi a uccidere degli innocenti colpevoli solo di essersi trovati sulla sua strada. Dotato di uno spiccato carisma, capace di elaborare strategie elaborate e spietate, offre di sé un’immagine contraddittoria, con una morale che accosta elementi in forte contrasto tra loro.

Steve Murphy (Boyd Holbrook) è un agente per il quale la caccia a Pablo Escobar diventa una sorta di ossessione; è un tipico americano che si ritrova in una parte di mondo che lo obbliga a capirne velocemente le dinamiche per non finire stritolato.

Javier Peña (Pedro Pascal) invece conosce bene la realtà che i due affrontano, una nazione in cui uccidere è all’ordine del giorno e corrompere è un’abitudine radicata nel corso del tempo.

Horacio Carrillo (Maurice Compte) è un incorruttibile capo della polizia colombiana la cui figura è ispirata a quella del colonnello Hugo Martinez.

Gonzalo Rodriguez Gacha (Luis Guzman) è un membro fondatore, ed ex leader, del cartello di Medellin.