Regia di Marie-Castille Mention-Schaar vedi scheda film
7 agosto, Piazza Grande
LE CIEL ATTENDRA
di
Marie-Castille Mention-Schaar
Francia · 2016 · DCP · Colore · 105' · v.o. francese
Nell’hadith di Abu Hurairah, conosciuto da tutti i figli di origine arabo-musulmana, l’Islam dice: “il paradiso è ai piedi di tua madre”.
Con questa potentissima frase, recitata da una musulmana col ruolo di esperta in deradicalizzazione che, nel film, interpreta se stessa, si apre il tema del geniale film: LE CIEL ATTENDRA, in uscita in Francia ad ottobre.
Questo narra del reclutamento islamico in territorio occidentale di giovani, spesso attraverso facebook o social media e, in particolare, la storia di Melanie e Sonia, due ragazzine che escono dalla normale icona di guerra, tutta al maschile e scelgono ISIS per amore. O, meglio, per mancanza di esso.
Melanie è intelligente, consapevole, suona il violoncello, è brava a scuola e, sotto al letto, nasconde burka e tappetino di preghiera. La madre non si accorge di niente, come molti genitori che lasciano i figli sempre soli per andare al lavoro o per altre forme d’inettitudine, o semplicemente perché la buona società occidentale è strutturata così, in modo così “democratico”. Della serie: “RANGES”.
Anche Sonia che ha 17 anni, si fa reclutare da alcuni integralisti dell’Isis, per proteggere la propria famiglia da un mondo che lei vede catapultato verso l’autodistruzione e garantire così, col suo sacrifico, un posto in paradiso ai suoi familiari.
Per quanto assurdo, il coraggioso film racconta che queste adolescenti ricercano qualcosa. Sono consapevoli forse più di altri della bruttezza del mondo, delle molte difficoltà dei giovani, del vuoto, del consumismo, della natura allo sfacelo, del peso delle multinazionali e, per questo, disposte ad andare in Siria e perdere tutto, inclusa la vita stessa.
“Siamo tutti prigionieri delle multinazionali, delle scie chimiche, i simboli funesti, demoniaci di Coca-cola, discoteche e droghe, si raccontano tra loro in scambi di chat od a Mcdonald. E chi può dargli torto?
L’interesse del film che accende un faro su un tema scottante, attuale, lavora sulle paure di tutti, è utile per illustrare diversi punti di vista, senza peraltro prendere una posizione netta. Se da un lato denuncia lo scontro tra generazioni e l’incomprensione che ne deriva, dall’altro registra anche la pericolosa distorsione che uno scontro o la poca stima della madre può portare oggi: cioè all’inferno!
Sempre che la vita del 2017, tra attentati, terremoti, guerre e un Donald Trump in arrivo non lo sia già.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta