Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film
Tacy e Nicky sono una giovane coppia in procinto di sposarsi. Tacy, visto che il lavoro del compagno lo porta spesso in viaggio per l’America, propone a Nicky di non acquistare una casa ma di optare invece per una moderna enorme roulotte. Il giovane, inizialmente titubante, alla fine acconsente. Cominciano così una serie di disavventure che metteranno a dura prova il legame dei novelli sposini, tra parenti a cui devasteranno il giardino, incontri con altri roulottisti impiccioni e tanto altro ancora.
Vincente Minnelli parte da questo canovaccio per realizzare una commedia molto divertente e per certi versi meno superficiale di quanto possa sembrare all’apparenza.
Nella pellicola possiamo trovare, ad esempio, una certa vena ironica nei confronti della società capitalista, come quando Tacy e Nicky, andando in un autosalone a vedere la roulotte pubblicizzata da una rivista, avranno modo di accorgersi quanto la reclame possa essere ingannevole, oppure quando la coppia dopo aver scartato un modello di caravan perché troppo costoso, si farà convincere ad acquistarlo grazie alle classiche comode rate, senza però tener conto delle spese aggiuntive che queste prevedono (e del fatto che dovranno anche cambiare automobile, visto che la loro non è adatta al traino di quel lungo lungo rimorchio).
Fra i pregi del film va segnalato, quindi, il bel lavoro in fase di sceneggiatura ad opera di Albert Hackett e Frances Goodrich (La vita è una cosa meravigliosa, Il padre della sposa, Papà diventa nonno, Sette spose per sette fratelli), molto pungenti anche per quanto riguarda lo stile di vita americano e le dinamiche di coppia. Su quest’ultimo punto immagino sia stato d'aiuto agli autori dello script il fatto di essere marito e moglie!
Discrete le prove dei protagonisti, Lucille Ball e Desi Arnaz, anch’essi coniugi al tempo delle riprese.
Minnelli mantiene un buon ritmo e dirige con brio una frizzante commedia romantica che ancora oggi riesce a farsi apprezzare.
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