Un Boeing 747 diretto a Los Angeles viene dirottato a causa del maltempo sull'aeroporto di Salt Lake City. Per la medesima ragione viene dirottato sullo stesso aeroporto anche un aereo da turismo, che va a schiantarsi proprio sulla cabina del Boeing. Il secondo pilota e il marconista muoiono, il comandante resta gravemente ferito. Prende i comandi la capo hostess, guidata dalla torre di controllo dal direttore della compagnia Alan Murdoc (che è anche suo fidanzato) e da un altro dirigente che ha a bordo la famiglia. Murdoc raggiunge l'aereo a bordo di un elicottero militare e si cala nella cabina prendendo il comando del velivolo.
Note
Se lo spunto del gruppo di estranei intrappolati in una situazione estrema non è nuovo, prevedibile è anche il modo di elaborarlo: notazioni di maniera sulla "massa", caratterizzazione eroica dei protagonisti, priorità assoluta al crescendo di tensione, anche sacrificando ogni verosimiglianza. Esempio del genere catastrofico che ha contribuito a far nascere e che ha proliferato per buona parte dei tardi anni Settanta.
Sull'onda del genere catastrofico, molto in voga agli inizi degli anni settanta, è il seguito di Airport (1970) di George Seaton, con Jean Seberg e secondo di quattro film della serie di pellicole iniziata con Airport. Da ricordare inoltre una sagace parodia di Jerry Zucker e Jim Abrahms “L’aereo più pazzo del mondo” a corredo della serie.
..film che va avanti "col pilota automatico", quindi fila liscio fino al lieto fine liberatorio. Bello il finale tra C. Heston (pilota) e hostess Karen Black (pilota)....
e poi c'è Gloria Swanson nel suo ultimo film, sempre nel suo VERO personaggio , già questo vale per il film un bel voto :7.
il film non è all'altezza dell'originale pero è bello mi è piaciuto e poi si lascia guardare anche se non è il migliore della serie il mio preferito infatti è Airport 77 che lo considero un capolavoro questo abbastanza pero non ho capito una cosa ma di che anno è il film perche se il titolo è Airport 1975 allora come mai è del 1974
VOTO : 6 Visto per il film che è regala uno spettacolo soddisfacente. Certo bisogna cercare di non ridere (o piangere) troppo quando la sceneggiatura regala situazioni grottesche.
Professionale, inverosimile, costoso e con un confortante lieto fine. Erano questi film catastrofici i blockbuster degli anni '70. Qualche momento emozionante c'è, ma si tratta pur sempre di cinema popolare usa e getta.
Airport '75 Stati Uniti d'America 1974 la trama: Il jumbo jet Columbia 409 diretto a Los Angeles viene dirottato all'aeroporto di Salt Lake City per maltempo. Scott Freeman Il pilota di un aereo privato, 232 Zulu, viene colpito da un infarto e si schianta contro la cabina di comando del Boeing. Nancy Pryor capo hostess prende il controllo dell'aereo e guidata da terra riesce a far… leggi tutto
Il meno riuscito,insieme all'ultimo,della serie.Sceneggiatura che prende i punti piu'salienti del precedente e di altri film del filone aereo e li mischia
insieme,e ne trae un opera che risulta a tratti avvincente,ma a tratti anche
noiosa,lenta,prevedibile,scontata.La regia di Smight rende ancora piu'indigesto
il tutto,fornendo una prova veramente opaca.Buono il cast con il grande… leggi tutto
Continua la saga catastrofica più elebre degli anni '70. A corto di idee, i sceneggiatori anticipano involontariamente le gag de L'Aereo più pazzo del mondo, con situazioni ormai davvero ai limiti della credibilità. Nel cast una piccola parte per John "Ponciarello" Estrada, allora volto noto della serie televisiva Chips. leggi tutto
Airport '75 Stati Uniti d'America 1974 la trama: Il jumbo jet Columbia 409 diretto a Los Angeles viene dirottato all'aeroporto di Salt Lake City per maltempo. Scott Freeman Il pilota di un aereo privato, 232 Zulu, viene colpito da un infarto e si schianta contro la cabina di comando del Boeing. Nancy Pryor capo hostess prende il controllo dell'aereo e guidata da terra riesce a far…
Non sono un gran patito del film catastrofico in generale. Tuttavia, seguivo e non mi dispiacevano affatto quelli, molto caratteristici, degli anni '70. Ecco i miei prediletti, in ordine di preferenza.
Sequel non ai livelli del suo predecessore, ma pur sempre ottimo. La regia è straordinaria per l'epoca, così come i suoi buoni effetti speciali. Il cast è a dir poco Stellare, contenente star del Mondo del Cinema come il Mitico Charlton Heston, Karen Black, George Kennedy e Linda Blair che qualche anno prima aveva scandalizzato il mondo interpretando la posseduta…
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Commenti (7) vedi tutti
Sull'onda del genere catastrofico, molto in voga agli inizi degli anni settanta, è il seguito di Airport (1970) di George Seaton, con Jean Seberg e secondo di quattro film della serie di pellicole iniziata con Airport. Da ricordare inoltre una sagace parodia di Jerry Zucker e Jim Abrahms “L’aereo più pazzo del mondo” a corredo della serie.
leggi la recensione completa di claudio1959..film che va avanti "col pilota automatico", quindi fila liscio fino al lieto fine liberatorio. Bello il finale tra C. Heston (pilota) e hostess Karen Black (pilota).... e poi c'è Gloria Swanson nel suo ultimo film, sempre nel suo VERO personaggio , già questo vale per il film un bel voto :7.
commento di ivcaviccil film non è all'altezza dell'originale pero è bello mi è piaciuto e poi si lascia guardare anche se non è il migliore della serie il mio preferito infatti è Airport 77 che lo considero un capolavoro questo abbastanza pero non ho capito una cosa ma di che anno è il film perche se il titolo è Airport 1975 allora come mai è del 1974
commento di shark15VOTO : 6 Visto per il film che è regala uno spettacolo soddisfacente. Certo bisogna cercare di non ridere (o piangere) troppo quando la sceneggiatura regala situazioni grottesche.
commento di supadanyA un certo punto si spera che l'aereo si schianti al suolo, così almeno finisce il film.
commento di sasso67Non ha l'originalità del primo, ma la trama è ancor più avvincente.
commento di DaltonProfessionale, inverosimile, costoso e con un confortante lieto fine. Erano questi film catastrofici i blockbuster degli anni '70. Qualche momento emozionante c'è, ma si tratta pur sempre di cinema popolare usa e getta.
commento di movieman