Regia di Christopher Morahan vedi scheda film
Originale e coinvolgente commedia nera con risvolti thriller, scritta da John Collee sulla base di un suo romanzo e diretta dal Christopher Morahan proveniente dalla TV inglese (al suo secondo lungometraggio per il grande schermo): la vicenda è quella di Matthew Harris (un ottimo e brillante Paul McGann), portantino frustrato in un ospedale, e del suo folle progetto di assumere l'identità di un medico morto in un incidente stradale, con relativo nuovo posto di lavoro in un pronto soccorso. Disturbante ed inquietante per il cinismo con cui mette in scena una situazione di malasanità paradossale ma tutt'altro che improbabile, il film si segnala, oltre che per l'indubbia tensione spettacolare con cui a più riprese travolge lo spettatore, anche per la raffinata cura dei dettagli, nonostante la produzione low budget, e per il sapiente tratteggio della psicologia dei personaggi (tra cui svetta anche la riuscitissima performance di Amanda Donohoe). La spirale di suspense, amore e morte innescata dal protagonista con le sue azioni riprovevoli e sconsiderate, scuote la narrazione con sussulti di drammatica resa espressiva, trascinata da un ritmo avvincente e contrappuntata da un velo di acidissimo black humour che ne marchia a fuoco gli spunti più angoscianti.
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