Scene da un campo di prigionia tedesco durante la Grande Guerra. Un ufficiale francese di origine aristocratica si sacrifica per favorire la fuga di due suoi subalterni di origine popolare. Specchio del francese è il tedesco comandante del campo, anch'egli di vecchio stampo, minato nel fisico e nel morale. Entrambi incarnano un mondo destinato a scomparire mentre i fuggiaschi sono metafora della nuova società. Capolavoro del cinema antimilitarista, manifesto malinconico e pacifista di una generazione in via di estinzione.
Un buon film di guerra dove però non è il campo di battaglia il punto focale, piuttosto lo sono i rapporti per certi versi cavallereschi tra ufficiali dei diversi schieramenti ed il reciproco rispetto pur nelle avversità e nelle inevitabili rappresaglie
AVVISO: QUESTO COMMENTO CONTIENE UNO SPOILER SU UN ALTRO FILM. Filmone umanista che ha ispirato un sacco di altri registi. Guardate il comandante tedesco: è Darth Vader quando, nel Ritorno dello Jedi, si fa togliere la maschera per tornare Anakin e guardare coi suoi occhi il figlio !!!
Un capolavoro.. una poesia infinita.. è un film avanguardistico, umano e con primi piani e scorci di scene intime molto vivide, sentite e sincere.. situazioni e sentimenti che non vedo e non sento più in quest'epoca.
Dalla scricchiolante fortezza Europa fugge una nuova umanità, estranea ai rituali cavallereschi, libera, egualitarista. Era il 1937, l'illusione fu grande. E breve.
Capolavoro antimilitarista per eccellenza intessuto di realismo poetico, quello di Renoir è un film che parla di libertà soprattutto libertà nei rapporti umani. Grandi Gabin e Strohaim, che ci hanno regalato due personaggi immortali. voto: 10
Prima Guerra Mondiale. Il capitano de Boeldieu (Pierre Fresnay) e il tenente Marèchal (Jean Gabin), ufficiali dell'aviazione francese, vengono abbattuti col loro aereo durante un'operazione e fatti prigionieri dai tedeschi. Dopo qualche mese trascorsi in un campo di prigionia, in un clima di cordiale rispetto tra le parti e non prima di aver progettato qualche piano di fuga, i due vengono… leggi tutto
ci sara' un po' di tutto quello che dite Voi di positivo di questo film,ma io non ho visto quel gran misto di sentimenti e bellezza visiva nel film stesso.voto.5. leggi tutto
Deludente. Osannato dalla critica, ma è noioso, scontato, convenzionale, di lettura semplicissima in quanto di soggetto piuttosto banale.
Certo, il film è del ’37 e quasi cent’anni fa i canoni estetici erano diversi. Ad ogni buon conto, non scalda, non appassiona. Anche il soldato burlone, che dovrebbe portare autenticità e freschezza, è avvolto in una… leggi tutto
Deludente. Osannato dalla critica, ma è noioso, scontato, convenzionale, di lettura semplicissima in quanto di soggetto piuttosto banale.
Certo, il film è del ’37 e quasi cent’anni fa i canoni estetici erano diversi. Ad ogni buon conto, non scalda, non appassiona. Anche il soldato burlone, che dovrebbe portare autenticità e freschezza, è avvolto in una…
Quando Jean Renoir girò "La grande illusione", incentrata sulle vicende di un gruppo di ufficiali francesi durante la Prima Guerra Mondiale, si sentiva come un temporale in avvicinamento, quello del Secondo Conflitto con tutti i suoi orrori, e ciò nonostante l'impronta pacifista del film riuscì a mantenere la giusta distanza anche da quella macelleria umana che fu la Grande…
Ecco cos’è “Time”, creata e scritta da Jimmy McGovern (Priest, Liam, Accused, Common) e diretta da Lewis Arnold (Misfits, BroadChurch) per BBC: a metà del primo episodio di un’ora…
Tenendo conto dei titoli che sono stati votati da almeno 25 utenti, questi dovrebbero essere i film preferiti dagli iscritti a FILMTV.IT (se mi è sfuggito qualche titolo, vi invito a segnalarmelo)
Una pellicola classica nello stile registico e sicuramente meno avanguardista e sperimentatrice rispetto al successivo La Regola del Gioco (1939), ma rispetto alle precedenti opere di Jean Renoir, La Grande Illusione (1937), abbandona finalmente l'impianto teatrale che aveva un pò limitato il talento del regista, per abbracciare una dimensione più ampia nelle location e sopratutto…
Durante la Grande Guerra, due ufficiali francesi, Boeldieu e Marechal, sono fatti prigionieri da un omologo tedesco, in seguito all'abbattimento del loro aereo. Dopo aver ricevuto un trattamento "cavalleresco", sono inviati in un campo di concentramento, dove socializzano con altri ufficiali prigionieri e organizzano una fuga, che non riuesce, a causa di un improvviso trasferimento in altro…
Come sarebbe la Top-50 se ci fosse una soglia di accesso un po' più bassa di quella che c'è attualmente (diciamo 50 voti, anziché 75)? Che ne dite se proviamo ad appurarlo? Io ho finora…
"La vita si mette in scena da sola. È questo che bisogna osservare. L'ispirazione non si cattura. Quando la si vuole catturare, è andata via. Non bisogna neanche sperare di fare opere poetiche, non…
"LA SUPERSUPERLISTA" DI OLTRE 1.500 FILM (scelti da noi utenti di Film Tv)
ovvero:
"Capo ZERO di CINÉMATOGRAPHE: Presentazione di un'antologia di 121 ANNI DI CINEMA realizzata da un folto…
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Commenti (8) vedi tutti
Un buon film di guerra dove però non è il campo di battaglia il punto focale, piuttosto lo sono i rapporti per certi versi cavallereschi tra ufficiali dei diversi schieramenti ed il reciproco rispetto pur nelle avversità e nelle inevitabili rappresaglie
leggi la recensione completa di galavernaAVVISO: QUESTO COMMENTO CONTIENE UNO SPOILER SU UN ALTRO FILM. Filmone umanista che ha ispirato un sacco di altri registi. Guardate il comandante tedesco: è Darth Vader quando, nel Ritorno dello Jedi, si fa togliere la maschera per tornare Anakin e guardare coi suoi occhi il figlio !!!
commento di genoanoUn film essenzialmente sopravvalutato
commento di Ethan01Un capolavoro.. una poesia infinita.. è un film avanguardistico, umano e con primi piani e scorci di scene intime molto vivide, sentite e sincere.. situazioni e sentimenti che non vedo e non sento più in quest'epoca.
commento di LauraOldStyleDalla scricchiolante fortezza Europa fugge una nuova umanità, estranea ai rituali cavallereschi, libera, egualitarista. Era il 1937, l'illusione fu grande. E breve.
commento di michelVoto 8. [13.04.2010]
commento di PPCapolavoro antimilitarista per eccellenza intessuto di realismo poetico, quello di Renoir è un film che parla di libertà soprattutto libertà nei rapporti umani. Grandi Gabin e Strohaim, che ci hanno regalato due personaggi immortali. voto: 10
commento di kurosawa9
commento di nico80