Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Un aereo viene investito da radiazioni e ne discendono esseri mutati geneticamente, famelici zombie fuori controllo. Solo un cronista tv e la sua donna riusciranno a farsi valere nel panico dilagante e nella frenesia di morte e distruzione che ne consegue.
Zombie in un'atmosfera post-apocalittica: Incubo sulla città contaminata è un lavoro di genere che più di genere non si potrebbe. E infatti a girarlo c'è Umberto Lenzi, fra i massimi esperti del settore in Italia, che riesce anche in questa occasione a tirare fuori azione, adrenalina, qualche mostriciattolo spaventoso e un bel groviglio di tensione da quattro soldi e un gruppetto di attori non eccelsi (ma neppure di ultima classe), sempre mantenendo la credibilità del prodotto a livelli sufficienti. Con una coproduzione a triplice targa italo-ispano-messicana e una sceneggiatura a triplice firma Piero Regnoli, Luis Maria Delgado e Antonio Cesare Corti, Lenzi mette in scena alla meglio il solito canovaccio di morte e distruzione dilagante per la città, con eroi positivi che, pur terrorizzati, tentano in ogni modo di fermare lo strapotere dei terribili mostri; in quello stesso 1980 il regista usciva anche con Mangiati vivi!, cannibal ancora più cruento, ma meno orientato verso la suspence come in questo caso. Sangue e sequenze spettacolari sono ben razionati, così come gli effetti speciali, limitati ai volti deturpati delle creature maligne. Hugo Stiglitz, Maria Rosaria Omaggio, Laura Trotter, Francisco Rabal, Ugo Bologna, Mel Ferrer, Eduardo Fajardo e Sonia Viviani sono i nomi principali sul cartellone; l'immaginifica furia sanguinolenta di Lenzi tornerà pochi mesi più tardi con Cannibal ferox (1981). 3/10.
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