Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
l'uomo è un vile attaccato ai soldi e morirà dei suoi stessi peccati contro natura
un divertimento di gioventù che all'epoca non avevo gradito a causa degli "zombi" centometristi.
che poi appunto non sono zombi, ma contagiati da fuoriuscita di gas altamente radioattivi, che li ha mutati in assassini sovreccitati col viso devastato dall'aggressività dei gas.
il tutto ambientato nella fantomatica città di gillswitch(ma un tenerissimo patchwork tra spagna e roma), fotografato alla maniera dei telegiornali da hans burmann, tratta di un aereo militare da cui deve scendere un famoso scienziato, tale prof. enghenbeck, e insieme a lui scende un'orda irrefrenabile di persone infettate già armate di tutto punto che ammazzano tutti.
il fascino di questi oggetti vintage, che sono sicuramente molto più interessante di tanto ciarpame senza arte ne artigianato di molte library di piattaforme varie, sta ovviamente nell'esagitazione inseriot a piene mani dagli sceneggiatori e dai registi che avevano idea di rifare il tal successo internazionale.
lo zombi di romero viene ricordato nei punti crucial.
i vari assedi, le riunioni dei militari che tentano inutilmente di arginare l'ecatombe di violenza e uccisioni, e la ricerca di una spiegazione, che se nell'idea di romero doveva rimanere vaga, qui invece abbiamo un colpevole preciso e cioè l'energia nucleare.
a parte i dialoghi che tentano di essere divertenti , ed eccedono in ghirigori pomposi e irreleasticamente da solotto televisivo, sono i pistolotti sull'inquinamento da energia nucleare a segnare il tempo , dove ovviamente per arginare il morbo che si diffonde si fa intendere che sarà obbligatorio utilizzare la stessa tossicità per annientarla ma in maniera del tutto miope, senza avere un'idea del futuro tipicamente e ottusamente militaresca.
un film d'azione dove gli assedianti sono esseri umani devastati dalle radiazioni e le mutazioni al cervello li spingono ad assassinare senza tregua e a dissetarsi del sangue direttamente dalle ferite e infine ripulirsi la bocca grondante con il polsino della camicia.
ovviamente un film del genere non avrebbe senso senza effetti speciali truculenti soprattutto di teste che esplodono, ma anche di seni infilzati, strappati, morsi e succhiati, con sadica violenza.
quindi topless a cui si adegueranno anche protagoniste e co-protagoniste come omaggio, d'amario e viviani; nudi da cui verranno ovviamente esentati i colleghi maschietti.
la parte del leone però la fanno gli attori a cui apparentemente viene chiesto il minimo sindacale da professionisti quali arrabal e veterani come ferrer, che con dignità si concedono al prodottino in voga all'epoca per lavorare.
star protagoniste a cui non viene chiesto nemmeno quello, stiglitz è di una rigidità che sembra metodo(come non citarlo nel capolavoro IL TRIANGOLO DELLE BERMUDE di cardona jr, per cui era attore feticcio), o come la trotter costretta a dividersi tra dialoghi improbabili e lunghissimi e scene di terrore in cui sembra liberarsi dopo settimane di costipazione, doppiata da maria pia di meo.
a maria rosaria omaggio è riservato il ruolo della moglie del maggior interpretato da arrabal; scultrice di busti che ricordano i quadri nell'appartamento della sensativa ullmann in profondo rosso, protagonista di una scena in topless da diva dove sono messi in risalto i bei seni e di una delle scene più belle di orrore, coadiuvate e valorizzate dalla sempre ottima vittoria febbi che l'ha doppiata.
insomma dobbiamo preservare il nostro pianeta, oggi come ieri o viceversa, ma siccome siamo umani e abbiamo la memoria breve, spesso per convenienza, tutto si ripeterà
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