Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Il protagonista ci vuole convincere di essere un assassino nato e che la violenza si trasmette col DNA.Mentre per tutto il film il regista ci dice che la violenza è generata dalla violenza;una visione meno fatalista che prospetta la redenzione e critica il sistema carcerario americano che come finalità non pare avere il recupero dell'individuo.
Il protagonista ci vuole convincere di essere un assassino nato e che la violenza si trasmette col DNA.Mentre per tutto il film il regista ci dice che la violenza è generata dalla violenza;una visione meno fatalista che prospetta la redenzione e critica il sistema carcerario americano che come finalità non pare avere il recupero dell'individuo.
La sceneggiatura di Tarantino si vede,ed anche la critica sociale di Stone
Pellicola allucinata inizio anni 90,che però strizza l'occhio ai sessanta,al Vietnam (velatamente) forse per i trascorsi del regista,che fa riferimento agli allucinogeni appunto, ai media che divenuti adulti ingerivano con la verità , ed il parallelismo con radio America nello scandire una cronaca sempre aggiornata e guardona; sullo sfondo apocalipse now, nel comune denominatore del protagonista e del colonnello kurtz ,ovvero : la purezza delle azioni , viste non nell'orrore in cui si esplicano, ma nella propria natura ideologica e risarcitoria, riferita non alla società nel suo complesso, ma al soggetto che esce dalla massa e rivendica una giustizia divina ,arrogandosi il diritto di applicarla nelle proprie farneticazioni che escludono la coscienza , ritenendosi egli stesso al di sopra delle leggi umane. Quindi da parte della coppia assassina una distorta denuncia del sistema e degli organi che lo costituiscono , a partire
,dalla carenza di giustizia nella cellula familiare ,dove l'incesto è tollerato (in questa storia) e, proseguendo ,ai vari livelli della società medesima, nella quale i diseredati sono autorizzati a farsi giustizia da se,ed un sistema di informazione ambizioso ed asservito ma anche asservente , stravolge la verità in nome del potere e del successo, che condiziona anche la polizia filtrandone le azioni che poi vengono date in pasto al pubblico.
Poco importa se un poliziotto bravo non si meriti una scarica di fucile a pompa. Una visione quasi anarcoide,in cui si colpiscono i simboli ,in una condizione allucinata dove l'empatia umana è del tutto esclusa . Ma, con sullo sfondo (scena finale) la famiglia del mulino bianco che, in ogni caso ,qualunque buon americano si prefigge; anche il peggiore degli psicopatici....
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