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Assassini nati

Regia di Oliver Stone vedi scheda film

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La recensione su Assassini nati

di cheftony
6 stelle

"Tu sei una puttana, l'hai fatto per l'ascolto. A te non te ne frega niente di noi e di nessun altro, salvo te stesso. Ecco perché a nessuno gliene frega di te."

Mickey Knox (Woody Harrelson) e la fidanzata Mallory (Juliette Lewis) sono due assassini nati: in pochi giorni uccidono senza motivo e con una cattiveria fuori dal comune la bellezza di 52 persone lungo la Route 66. Quando il pittoresco detective Scagnetti (Tom Sizemore) riesce a beccarli, per i due ragazzi si aprono le porte della prigione e, al contempo, si aprono le porte della notorietà: grazie ad una sorta di distorsione operata dai media, Mickey e Mallory diventano famosi antieroi, al punto che un anno dopo la loro incarcerazione il giornalista Wayne Gale (Robert Downey Jr.) ottiene il permesso di intervistare in diretta TV Mickey Knox. All'interno della prigione si scatenerà un putiferio e lo stravagante direttore della prigione (Tommy Lee Jones) non sarà certo l'unico ad andarci di mezzo...

Assassini nati ha visto la luce a partire da un soggetto di un giovane Quentin Tarantino che il regista Oliver Stone deve aver deliberatamente travisato in fase di sceneggiatura per farne qualcosa di diverso dal "semplice" pulp del Tarantino degli esordi, tant'è che quest'ultimo si chiamò fuori dal progetto.
Questo film è un trip anarchico su pellicola. Con un montaggio schizoide di scene girate con formati, stili, filtri e colori diversi (c'è spazio anche per un po' di cartoon, pensate un po'!) che si susseguono con disturbante frenesia, Stone crea un bizzarro marchingegno che qua e là si rivela fastidioso per la furbizia del prodotto, tant'è che non si arriva mai a capire definitivamente un punto a mio giudizio cruciale: Assassini nati è una dissacrante satira sul rapporto fra i mass media e la violenza travestita da sanguinario film pulp oppure viceversa? Nelle intenzioni di Tarantino non c'era sicuramente la satira e questa ha finito con l'essere sviluppata in un modo tale da non far nemmeno riflettere lo spettatore, da quanto il film è una girandola di incredibili americanate.
Va detta un'altra cosa, però: se lo si sa prendere, è un film maledettamente divertente e con qualche ideuzza niente male,  a cominciare dal primo incontro fra Mickey e Mallory rappresentato come una trivialissima sitcom, per finire con le grottescamente maiuscole prestazioni di alcuni interpreti fuori dalle righe come non mai (bravissimi nella seconda parte Tommy Lee Jones e Downey Jr., gigione addirittura più del solito ma molto adeguato Harrelson).

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