Regia di Agnieszka Holland vedi scheda film
Una favola anche aspra per certi versi, ma che regie e sceneggiatura hanno costretto in dei binari forzatamente standard, conducendola in un terreno non suo e quindi cozzando fra trama e realizzazione. Tratta dal romanzo di Francis Hodgson Burnett, da cui sono strati tratti altri due film, uno all'epoca del muto, ma che purtroppo, anche con gli esempi da non trascurare, qui sia sceneggiatura che regia, (questa regista non riesce ad imboccarne una!!), non riescono ad ingranare dopo un'idea iniziale non male. I ragazzini non sono simpatici, o almeno accattivanti, per niente, la caratterizzazione della Smith, una grande a tutti i livelli, è letteralmente buttata al vento, eppure la rappresentazione e le scenografie fanno pensare a tutt'altra cosa e cioè alla cosa che doveva scoccare. La sceneggiatura aveva anche tutte le carte in regola per fare qualcosa di meglio, ma non ci riesce, senza neanche buttare tutte le colpe sulla regia. Da ricordare che il produttore esecutivo era Coppola!!!
Una storia che poterva essere inquadrata meglio, almeno da certi accenti di sceneggiatura, ma tutto precipita nella routine stuccosa.
Discreto comemnto musicale di Preisner
Non sa approfittare della tonalità giusta a cui la scenggiaura aveva provata a dare.
Un po' scorbutica,e poco simpatica, ma la comola non è sua
Viziato anche troppo evidentemente
Altro attore giovane, ma poco incisivo
Ci prova in tutti i modi, ma nessuno coglie il suo attimo.
Il ruolo del padre in fuga, e poco focalizzato
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