Regia di Joseph Vilsmaier vedi scheda film
Autentico viaggio nell’inferno che si inserisce tra i più bei film di guerra degli ultimi 25 anni e che propone una sceneggiatura mai banale che oltre a proporre il dramma della guerra, sia sotto il profilo psicologico (con soldati che impazziscono, ammutinano o cadono vittime di crisi di panico) che visivo (molte le scene cruente con frequenti tuffi nel gore sebbene mai gratuiti), evita di dar spazio alla retorica e a figure stereotipate. La pellicola suscita una profonda tristezza nello spettatore, specie in alcune scene dall’alto contenuto drammatico (vedi il finale o la fucilazione dei russi). Tale sensazione viene peraltro amplificata dalla volontà, perfettamente riuscita, degli sceneggiatori di fare emergere il lato umano dei vari soldati ciascuno dei quali si rivela ben caratterizzato. Interessanti i dialoghi e i vari spunti che vengono toccati nel corso del film (vedi il senso di alienazione dei soldati dalla società civile oppure il trattamento di uomini come pedine di una scacchiera o ancora il mutamento di personalità dei soldati). Bravi gli attori, buonissima la regia che scandisce un ritmo molto scorrevole e mai noioso grazie a diverse scene action, ma soprattutto ad una sceneggiatura davvero buona. Affascinanti le location in mezzo ai ghiacci, curatissime le scenografie. Sufficienti colonna sonora e fotografia. In conclusione siamo al cospetto di un grande gioiellino sottovalutato probabilmente, e stupidamente, a causa della sua provenienza non americana. Da avere in videoteca. Voto: 8.5
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