Regia di Claude Zidi vedi scheda film
Strepitoso grande film commedia sempre attuale visto che parla di catene di cibo industriale-spazzatura da supermercati(un grandioso Julien Guiomar è il Mogul dei cibi pronti), e nevrotici cuochi star di ristoranti stellati, anche suicidi per una recensione negativa e una stella in meno, datagli dal critico gastronomico più noto al mondo e temuto, della guida Duchemin(evidente presa in giro della Michelin già dai colori invertiti delle copertine), ovviamente l'irresistibile, eccentrico, geniale Louis De Funès.
Grandiosa la vendetta del cuoco italiano l'eccezionale come sempre Vittorio Caprioli, facendo mangiare a Duchemin/De Funès sotto minaccia di un fucile, per una passata recensione negativa che lo ha rovinato facendogli perdere il ristorante, tutte le schifezze rimaste in cucina da Tricotin, l'industria del cibo edulcorato per eccellenza che ora rifornisce il suo locale in gestione.
E vai di intero pollo bollito, crauti con salsicce enormi, ostriche in numero di tre "non tanto fresche'', con istantanei tre grossi porri sulla faccia per intolleranza alimentare, le chiocciole con il pinzimonio, una enorme gelatina verde per dolce, e via di pari livello con malore e disgusto sulla falsariga di celebri sequenze del genere, ne ''La Mazzetta'' di Sergio Corbucci e la pasta con le sarde per Nino Manfredi, e il mitico sketch con Terry Jones(Signor Creosote), enorme obeso che nel ristorante francese di lusso mangia fino ad esplodere di vomito, nel capolavoro "Monty Python- Il Senso della vita"(Monty Python's The Meaning of Life)(1983)di Terry Jones.
Grande successo in Francia nel 1976, ma buono anche in Italia l'anno dopo, è anche interessante perché offre due dei migliori comici francesi mai esistiti, con trenta anni di differenza tra loro(difatti fanno padre e figlio), e morti invece a tre anni di distanza l'uno dall'altro molto diversi ma che qui funzionano insieme davvero benissimo, ovvero De Funès e il mitico Coluche, colui che Grillo avrebbe sempre voluto essere, e ovviamente mai, avrebbe potuto diventare.
Bella e energizzante colonna sonora elettronica un pochino alla Rondò Veneziano, di Vladimir Cosma.
John Nada
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