Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Pellicola immortale di Monicelli che descrive causticamente il ritratto della famiglia media borghese. Necessaria.
Mi sono chiesto per un'ora e mezzo perché mai FilmTv avesse collocato questa pellicola nel genere grottesco e ho dovuto aspettare gli ultimi minuti per capirlo, e per capire anche il successo che la stessa ha avuto. Dieci minuti in cui si è ribaltato tutto in maniera assurda, sebbene anticipata da precedenti segnali. Fino a quel punto, infatti, il film di Monicelli si era manifestato come commedia tutto sommato modesta, intrisa di una satira di costume tagliente ma non caustica. Nel finale tutto viene stravolto e la famiglia mostra la sua ferocia più viva, ingenerando nello spettatore un senso di spiazzamento e, di conseguenza, una necessità di fare il punto, capire, interrogarsi e, perché no?, guardarsi intorno alla ricerca di quei parenti serpenti anche tra le fila dei propri invitati alla cena di Natale.
Sta lì la genialità e forza di Monicelli, in quei dieci minuti in cui schiaffeggia letteralmente il suo pubblico per svegliarlo dalla finzione scenica e costringerlo a ritrovarsi seduto a quel tavolo.
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