Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
La pubblicità ci ha abituato ad un immagine famigliare calda e felice, ma Monicelli ha le idee chiare e ci illustra che le serpi covano in seno. E lo fa con una piacevole grottesca spietatezza.
Monicelli ci regala una commedia cattiva e spietata sulla famiglia, una di quelle opere che rendono pan per focaccia ai film sul Natale e le affettuose riunioni famigliari, quelle dove genitori e figli sembrano appena usciti da una zuccherosa pubblicità di biscotti o merendine. Finalmente si respira l'aria della triste realtà della vecchiaia genitoriale, del fardello che rappresentano i parenti in età avanzata e dei complicati rapporti tra fratelli e sorelle, non sempre amichevoli e non sempre solidali. Un bello schiaffo in faccia al buonismo con tanto di finale "esplosivo". Peccato che la prova attoriale non convinca nei suoi elementi ed anche la fase cruciale del film, quella degli odi e delle rivelazioni, manchi di quella graffiante verve e di quella preziosa ironia alla quale il regista ci ha abituato. Così viene a mancare quella forza espressiva che ne avrebbe fatto un cult del grottesco. Ma i contenuti e l'ottima idea rimangono. Feroce.
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