Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
“Parenti serpenti” è una commedia nera firmata da Mario Monicelli nel 1991. Una classica rimpatriata con figli e nipoti che si riuniscono per le vacanze di Natale, diventa lo scenario di base per raccontare i tanti vizi e le poche virtù della famiglia italiana. I genitori (una splendida Pia Velsi e Paolo Panelli), ospitano le due figlie (Confalone e Scattini) e i due figli (tra cui Alessandro Haber), che con i rispettivi consorti e i soli 2 nipoti, affollano la casa al centro di Sulmona. La vigilia trascorre felice; in essa Monicelli insieme all’ottimo sceneggiatore Amoroso (premio Solinas), colgono i classici momenti delle feste in cui la famiglia allargata prepara il cenone, va a messa e si scambia i regali, per delineare i personaggi e sciorinare le trame. Quando, durante il pranzo del 25, i genitori chiederanno asilo per trascorrere gli ultimi anni delle proprie esistenze a casa di uno dei figli, il registro cambierà, come i rapporti tra i parenti-serpenti, e il finale, emblematico, è il più crudele e freddo che si possa immaginare.
Il film è delizioso, perché la sceneggiatura, ottima, è seguita da una regia impeccabile. Meravigliose le scene corali, splendide le ambientazioni: una rievocazione del Natale italiano di un certo periodo storico. Gli attori, Velsi e Confalone su tutti, ma anche Cinzia Leone e Monica Scattini, sono amalgamati e finiscono per rendere assolutamente memorabili la maggior parte delle scene. Immeritato il clamoroso insuccesso al botteghino, per un film che va assolutamente visto per non perdere uno dei tasselli più originali nella carriera del più brillante dei registi italiani degli ultimi anni.
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