Regia di Barry Levinson vedi scheda film
Il messaggio antimilitarista è chiaro,fin troppo chiaro.E anche il personaggio di Robin Williams,il solito bambino di ritorno,troppo cresciuto anagraficamente e incapace di distaccarsi dalla propria infanzia non è proprio una novità.Eppure questo film nonostante la chiarezza della tesi e nonostante un Williams che replica anche abbstanza stancamente alcuni suoi personaggi precedenti,ha una sua diginità seppur solo formale.E questo è il suo pregio ma anche il suo limite.perchè se da una parte le scenografie di Ferdinando Scarfiotti che sembra aver fatto una cura intensiva a base di Magritte e di Alice nel paese della meraviglie,sono incredibilmente belle ed accattivanti,d'altra parte ci si accorge ben presto che il film vive solo in funzione del proprio aspetto visivo,ha pochissimo altro da offrire.Più che un film sembra un museo di arti visive,una galleria d'arte da vedere con attenzione ma che appaga solo l'occhio.Pur essendo una mostra di giocattoli d'annata di gusto oltremodo stravagante a mio parere non è film da far vedere ai bambini a cuore così leggero.Le scenografie nella loro bellezza presto cominciano a diventare inquietanti e potrebbero popolare qualche incubo.Molto più del generale caricatura contro cui Williams si trova a organizzare la sua personale crociata....
dirige con sufficiente autorità
sempre nella solita parte di adulto rimasto bambino
una caricatura
positiva
non male
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