Regia di Pietro Germi vedi scheda film
Una rapina alla cassa dello stadio finisce male.Comincia come un action americano ma filtrato attraverso la sensibilità europea,diventa un film di inseguimento di quattro disperati braccati dalla legge,finisce come un apologo moralista.Tante sfumature in questo film di Germi sceneggiato da Fellini e Pinelli.Curiosa la commistione di generi:il neorealismo italiano(i casermoni,le scene con la bambina quando aspettano il tram ad esempio) sposa l'artificiosità dei film americani e francesi dando luogo a una commistione di generi magari non pienamente riuscita(soprattutto il finale con un discorso moralistico caro all'anticomunismo militante di Germi)ma sicuramente riuscita.Germi è più bravo a far recitare gli attori che a dirigere le scene più movimentate ed infatti quello che resta negli occhi è la storia di quattro perdenti alla ricerca di un occasione per riscattare la loro vita grama.E il destino riserverà per loro altre delusioni.Altra cosa che resta impresso è lo sguardo della cinepresa sui casermoni,sulle strade sterrate,sulle piazze brulicanti di gente,sulla disperazione come primo motore di una rapina portata a termine con estrema imperizia da quattro disperati.L'Italia è in attesa del boom economico che sta per arrivare.Quindici milioni rapinati allo stadio possono servire.....ma stavolta il crimine non paga dividendi.
meno a suo agio nelle scee più movimentate
breve apparizione,la ragazza che tradisce uno dei rapinatori
non male
bravo
bravo
funziona nella parte della giovane madre
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