Regia di Tony Mulligan (Antonio Mollica) vedi scheda film
Disavventure a lieto fine di un coraggioso e aitante pirata britannico: dopo aver perso al gioco la nave ed essere stato fatto prigioniero, riesce a condurre un ammutinamento e quindi una rivolta in un territorio portoghese.
Il corsaro è un prodottino dalle idee poco originali, ma quantomeno assortite in quantità, che ha il principale difetto di arrivare in netto ritardo sulla tabella di marcia del genere cui appartiene: i film di pirati e, più genericamente, di cappa & spada venivano sfornati a raffica uno o due lustri prima dal cinema nostrano e, per quanto non priva di un suo appeal nelle possibilità del lavoro, questa pellicola di Tony Mulligan risulta inevitabilmente già stravista dal primo all’ultimo fotogramma. Questo è inoltre il titolo finale nella filmografia del regista, autore di tre regie fra il 1967 e il 1970 e quindi scomparso dal mondo della celluloide, il cui nome all’anagrafe era il molto meno affascinante Antonio Mollica. Robert Woods è il valido protagonista che si riconosce, adattissimo a questo tipo di prodotto, mentre fra gli altri interpreti si possono segnalare Armando Calvo, Cris Huerta, Luis Induni, Tania Alvarado e Pasquale Nigro; anche le firme sulla sceneggiatura, cioè quelle di Eduardo Manzanos e Mino Roli, confermano la duplice nazionalità della produzione, condivisa fra Italia e Spagna come usava in quegli anni. Un’ora e mezza a buon ritmo, puramente a scopo di intrattenimento, senza infamia né lode. 3,5/10.
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