Regia di Renato Castellani vedi scheda film
La vita caotica a Cusano, attorno a due innamorati che hanno diverse gatte da pelare.
*** ANTICIPAZIONE DEL FINALE *** Buon esempio di neorealismo macchiato di rosa e condito con qualche sorriso. E' una pellicola molto vitale e veloce, in certi momenti forse un tantino troppo sbrigativa nel presentare le vicende. Comunque Castellani ha polso, e conduce con fermezza il film e gestisce con intelligenza una moltitudine di personaggi. Come altre volte accade in questi casi, a volte anche i personaggi secondari hanno tratti interessanti, e tratti che rivelano un mondo di cose non dette esplicitamente, come la padrona del cinema, probabilmente vedova di guerra e donna molto sola. Anche il vecchio (e libidinoso) scapolo cocco di mamma (una vecchia di 90 anni) buca lo schermo con la sua indifferenza e apatia.
Il protagonista (Musolino), con la sua bonomia e intraprendenza, è forse meno intrigante di lei (Fiore), che come donna gelosa, esagitata e dispettosa sa lasciare il segno.
La vita di paese viene presentata con realismo e ironia, tra uomini invidiosi e litigiosi, padri che impongono e vietano senza sapere bene il perché, e mamme sdentate con figlie in preda ai turbamenti propri della loro giovane età. Il finale, per certi versi, rappresenta la liberazione da parte del protagonista da tutti gli scrupoli, il falso rispetto, e le fisime dei vari “don” del villaggio. Manda gli abitanti del paese.... a quel paese, e trova la libertà.
Purtroppo, il dialetto napoletano, unito alla bassa qualità dell'audio, non giova allo spettatore “nordico”, che ogni tanto non riesce a capire cosa dicono.
PS: E' stato uno spasso guardare le locandine del cinema dove lavora il protagonista....
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