Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
Vado in controtendenza: penso che questo film di Bunuel sia molto interessante e curioso. Curioso perchè chiaramente siamo di fronte a un prodotto anomalo nella sua filmografia, basato su un romanzo avventuroso settecentesco, ma anche perchè manca "il racconto della società". Il buon Robinson deve affrontare la solitudine in un mondo precivilizzato, eppure anche qui il regista inserisce il suo "lato entomologo" e la personalità di Robinson diventa l'analisi e l'osservazione della cultura dell'occidente (come sarebbe piaciuto a Kubrick).
Si pensi all'incontro con Venerdì, nel quale Robinson riversa tutte le sue paure, pulsioni, desideri, e l'incapacità di capire semplicemente una cultura diversa (e qui il regista anticipa "Simon del deserto"), oppure nel finale all'arrivo dei marinai sulla spiaggia per giustiziare il capitano della nave; questa scena riproduce ironicamente quella del rito sacrificale dei selvaggi antropofagi, visti da Robinson come bestie disumane.
Ma la cosa più interessante è il percorso verso l'ateismo che compie il protagonista e la domanda più bella è quella di Venerdì: perchè Dio, che lascia volutamente in vita il Demonio e il peccato, si arrabbia se noi pecchiamo?
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