Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
Il romanzo di Defoe sembra fatto apposta perché Buñuel possa dissacrarlo, ed in effetti questo film mi piace molto. Manca la creatività del grande regista spagnolo, messa in evidenza altre volte, ma il suo artiglio graffia eccome anche qui. C'è, come sempre, l'interesse di Buñuel per il rapporto tra l'uomo e Dio: Robinson, all'inizio della sua "prigionia" sull'isola lo invoca in continuazione, per essere salvato, ma quello «forse era stanco, forse troppo lontano» (De André) e scompare all'orizzonte di un cielo sempre più vuoto. Magistrale, in questo senso, è però anche il dialogo tra Robinson e Venerdì sul libero arbitrio, introdotto da una serie di domande, apparentemente ingenue, del "selvaggio" sul Diavolo.
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