Robinson Crusoe, marinaio inglese in rotta nei Mari del Sud, naufraga su un'isola deserta. Gli anni passano e Robinson si adatta del naufrago alla vita solitaria dell'isola. Finché, un giorno, scopre che l'isola èabitata anche da un selvaggio, che lui chiamerà Venerdì.
Note
Buñuel traspone il romanzo di Defoe inserendo tocchi ironici e stranianti (il carico di biancheria femminile, il gesto di sopraffazione di Robinson verso Venerdì prostrato ai suoi piedi). Una piccola, intelligente lettura "contropelo".
Versione dell'opera di Defoe ben girata, che scorre veloce e compatta, ma sorprendentemente convenzionale per Buñuel che, a parte qualche zampata onirica e polemica, si mantiene all'interno dei canoni del film d'avventura anni 50.
Il film non mi ha convinto per niente rispetto ad altre versioni viste prima.Sbrigativo, con poca suspence e il racconto non prende e scivola via come un filmetto d'avventura.Sicuramente un Bunuel minore,confrontato con i suoi capolavori.
Tipico Buñuel ‘alimentare’ del periodo messicano, è una decorosa trasposizione del romanzo di Defoe ma senza i guizzi che ci si potrebbero aspettare da un regista come lui. Va ricordato perché è il suo primo film a colori.
E' vero, è uno dei film più "normali" di Bunuel, e non è tra i suoi capolavori, ma è comunque un bel film. La visione scorre piacevole e non annoia mai, il che non è poco con un uomo da solo su un'isola per più di metà film. Il regista ci sapeva fare, e si vede anche in queste cose. I tocchi di Bunuel, comunque, non mancano: ad es. la… leggi tutto
Versione del Robinson Crusoe di Defoe sorprendentemente canonica e tradizionale per Luis Buñuel, che, allontanandosi sia dal surrealismo di cui è stato indiscusso maestro che dal realismo crudo di altre sue opere del periodo messicano, confeziona una pellicola tutto sommato all'interno dei canoni della filmografia di avventura degli anni 50.
Uniche zampate di anticonformismo… leggi tutto
Luis Bunuel non solo era un grande talento (diciamo pure tranquillamente un Maestro del cinema), ma era anche un uomo. E, come tale, in qualche modo doveva pur campare. Queste Avventure di Robinson Crusoe, trasposizione piuttosto fedele del romanzo di Daniel Defoe, rappresentano con ogni probabilità il prodotto meno personale del regista, nonchè l'opera più smaccatamente… leggi tutto
Versione del Robinson Crusoe di Defoe sorprendentemente canonica e tradizionale per Luis Buñuel, che, allontanandosi sia dal surrealismo di cui è stato indiscusso maestro che dal realismo crudo di altre sue opere del periodo messicano, confeziona una pellicola tutto sommato all'interno dei canoni della filmografia di avventura degli anni 50.
Uniche zampate di anticonformismo…
E' vero, è uno dei film più "normali" di Bunuel, e non è tra i suoi capolavori, ma è comunque un bel film. La visione scorre piacevole e non annoia mai, il che non è poco con un uomo da solo su un'isola per più di metà film. Il regista ci sapeva fare, e si vede anche in queste cose. I tocchi di Bunuel, comunque, non mancano: ad es. la…
Vado in controtendenza: penso che questo film di Bunuel sia molto interessante e curioso. Curioso perchè chiaramente siamo di fronte a un prodotto anomalo nella sua filmografia, basato su un romanzo avventuroso settecentesco, ma anche perchè manca "il racconto della società". Il buon Robinson deve affrontare la solitudine in un mondo precivilizzato, eppure anche qui il regista inserisce il…
Luis Bunuel non solo era un grande talento (diciamo pure tranquillamente un Maestro del cinema), ma era anche un uomo. E, come tale, in qualche modo doveva pur campare. Queste Avventure di Robinson Crusoe, trasposizione piuttosto fedele del romanzo di Daniel Defoe, rappresentano con ogni probabilità il prodotto meno personale del regista, nonchè l'opera più smaccatamente…
Ho sempre pensato che il riuscire a far vedere i sogni al cinema quasi come sono veramente sia prerogativa solo dei grandi registi. Vi è infatti qualcosa della rappresentazione onirica che è molto…
Fa un po' specie (e anche un po' male) vedere Luis Buñuel alle prese con quest'opera tratta dal romanzo omonimo di Daniel Defoe. Il risultato finale è un discreto film d'avventura e poco più. Distante dal "realismo visionario" del periodo messicano ("Los Olvidados", "El", "Ensayo de un crimen", "Susana" per citarne solo qualcuno) e lontano anni luce dal cinema del suo…
Solitudini e latitudini (basse), naufragi e buen retiros. L'isola è talvolta un altrove dove fuggire o sognare di fuggire, altre volte un eterno dove dal quale si sogna di scappare... Occasionalmente un perfetto qui e…
Il romanzo di Defoe sembra fatto apposta perché Buñuel possa dissacrarlo, ed in effetti questo film mi piace molto. Manca la creatività del grande regista spagnolo, messa in evidenza altre volte, ma il suo artiglio graffia eccome anche qui. C'è, come sempre, l'interesse di Buñuel per il rapporto tra l'uomo e Dio: Robinson, all'inizio della sua "prigionia" sull'isola lo invoca in…
In questa Playlist elenco solo alcuni dei film visti grazie alla programmazione curata da Vieri Razzini su Raitre negli anni novanta. Dimenticato ma sul web ho trovato anche la parola "censurato", l'appuntamento…
L. BUÑUEL-LE ORIGINI. La Spagna ha dato i natali a un regista che si può soprattutto definire un grande poeta. Parliamo ovviamente di Luis Buñuel, nato il 22 febbraio 1900 a Calanda, nella provincia di Teruel…
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Commenti (5) vedi tutti
Senza dubbio una delle migliori rappresentazioni della più nota storia di un naufrago al mondo. 9
commento di BradyVersione dell'opera di Defoe ben girata, che scorre veloce e compatta, ma sorprendentemente convenzionale per Buñuel che, a parte qualche zampata onirica e polemica, si mantiene all'interno dei canoni del film d'avventura anni 50.
leggi la recensione completa di port crosIl film non mi ha convinto per niente rispetto ad altre versioni viste prima.Sbrigativo, con poca suspence e il racconto non prende e scivola via come un filmetto d'avventura.Sicuramente un Bunuel minore,confrontato con i suoi capolavori.
commento di ezioTipico Buñuel ‘alimentare’ del periodo messicano, è una decorosa trasposizione del romanzo di Defoe ma senza i guizzi che ci si potrebbero aspettare da un regista come lui. Va ricordato perché è il suo primo film a colori.
commento di jonasVoto 7,5 Coinvolgente
commento di luca826