Regia di Phil Nibbelink, Simon Wells vedi scheda film
A mio avviso è un vero peccato, il più grave, il fatto che non abbia pressoché nulla da spartire con la sottile finezza poetica del capostipite, Fievel sbarca in America (1986), correndo così il rischio di comprometterne e rovinarne il buon ricordo. Se si eccettua la colonna sonora, che per fortuna si mantiene invece su standard elevati, nell'insieme si palesa un rovinoso precipitare nell'ordinario. La sublime raffinatezza dei contenuti cede il posto all'abbandono completo alla frivolezza e ai cliché, la storia si svilisce in uno striminzito pretesto votato all'esclusivo divertissement. Assai più rivolto al piccolo pubblico e quindi trascurando quasi del tutto le menti più adulte, viene imbastito uno spettacolo abbastanza divertente, se vogliamo lo si può ammettere, con qualche punta di sicuro successo nell'intrattenimento, ma che in ogni caso sceglie però di rinunciare a un qualsivoglia slancio di miglioramento rispetto alla media. Persino i disegni e l'animazione denunciano segni di lieve indebolimento, probabilmente causati in congiuntura fra un cambio degli artisti coinvolti e nel contempo di una precisa volontà al risparmio.
Gli si conceda pure una possibilità, se si hanno pretese limitate oppure se si è alla ricerca di un prodotto comunque adatto ai propri pargoli. Viceversa non vedrei ragioni speciali per consigliarne la visione. Una pura e semplice curiosità, infatti, suscitata dall'affezione verso i personaggi amati già nel primo film, temo rischierebbe soltanto di tradursi tosto in una delusione altrimenti impensabile. Preciso di non potermi esprimere sugli ulteriori sequel, perché ho preferito evitarli.
I Toposkewitz, terrorizzati dalle troppe bande teppiste metropolitane, decidono di trasmigrare unendosi ai tanti roditori diretti verso il West. Li ha tutti persuasi il gatto Crudelio, che ha modi insinuanti ma anche ben altre e perfide mire. Attratta dall'idea che sulla "nuova frontiera" le strade abbiano lastre di formaggio, la famigliola parte verso l'affascinante meta. Li segue Tigre, un micione rosso inoffensivo, grande amico di Fievel e innamorato della sciantosa Kitty, che lavora nel saloon della città. Crudelio, però, sta meditando una gigantesca trappola...
Unico punto di continuità con la qualità del predecessore è la presenza di James Horner, che con la sua musica è nuovamente a garanzia di un coinvolgimento sonoro di altro profilo. Ottimo.
A voler essere sincero, mi sarei risparmiato in toto la realizzazione di un siffatto seguito.
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