Regia di Giorgio Capitani vedi scheda film
Riccardo è un tastierista in un complesso pop a Monaco di Baviera; vedovo, ha un padre e un figlio con lo stesso nome, Vittorio, che abitano a Torino. Il più anziano è direttore d'orchestra, il bambino ovviamente appassionato di musica. Per Natale il trio decide di riunirsi: ma mentre Riccardo torna in Italia, a sua insaputa nonno e nipote lo raggiungono in Germania.
È una commediola di buoni sentimenti in salsa musicale e dall'ambientazione natalizia, questo lavoro che Giorgio Capitani gira per la Rai con un copione scritto da Giorgio Mariuzzo e da Enrico Vaime; siamo nel 1995 e Capitani ha alle spalle oltre quattro decenni di regie (esordì nel 1954 con Piscatore e' Pusilleco) e davanti ancora quasi altri due, poiché continuerà fino ai primi anni Dieci del successivo secolo a confezionare fiction e serie tv. Quando gira Natale con papà, dunque, il Nostro ha una certa dimestichezza con la macchina da presa e ha già preso le misure in qualche prodotto per il piccolo schermo realizzato negli anni precedenti: ha trovato la sua dimensione e non tornerà mai più a girare per il cinema. Questo lavoro è ovviamente un riempitivo da trasmissione obbligata durante le feste di fine anno; siamo distanti anni luce dalle cafonate qualunquiste dei cinepanettoni, ma la formula non si discosta da un prevedibile mix (neppure troppo raffinato) di sorrisi, canzoncine e dialoghi superficiali, con lieto fine assicurato. Non una visione memorabile. Nel cast i nomi principali sono quelli di Michael Roll, Gabriele Ferzetti e Renzo Montagnani (la sua terzultima presenza su un set, sempre impeccabile), con il piccolo Alessandro Sacco nella parte di Vittorio Junior e il ruolo femminile più importante, quello della cantante Michelle, affidato a tale Floy, cantante in erba anche nella vita reale (per quanto le sue tracce si perderanno molto presto). 2,5/10.
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