Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Non è la prima volta che mi succede. Sovente riscontro, infatti, che è vincente l'avere una storia adulta, ossia non rivolta a un pubblico infantile e/o dai toni tipici dei film per famiglie, con un bambino in un ruolo di primo piano. Certo, tutto poi dipende dalla qualità con cui lavoro viene svolto, ma l'idea di partenza parrebbe funzionare nella maggior parte dei casi. E il qui presente è senza dubbio da annoverare fra gli esemplari riusciti di questa formula.
L'opera si fonda in sostanza sui suoi protagonisti. Soprattutto i due principali, Robert "Butch" Haynes (Kevin Costner) e Phillip Perry (T.J. Lowther). Il primo restituisce quella che è forse una delle migliori interpretazioni nella sua carriera e contribuisce, con il suo ritratto sottile e sfumato della figura affidatagli, a intagliare la pietra angolare del successo della pellicola. Che d'altra parte deve molto al sorprendente talento dimostrato dal secondo, il piccolo innocente vittima del rapimento. La profonda connessione instaurata fra loro e lo spettatore è talmente robusta e ben fatta da divenire ben presto letteralmente tangibile. La loro storia finirà inevitabilmente per coinvolgere ed emozionare nel profondo.
Consigliato. A mio avviso, è un saldo e valente esercizio di stile nella narrazione cinematografica, capace di pizzicare le giuste corde del nostro animo, facilmente suscitando qualche lacrima in quello più sensibile. Questa è la perfetta rappresentazione di un mondo che, purtroppo, è al contrario assolutamente imperfetto.
Rivedendolo ho riscontrato qualche analogia con una sotto-trama del più recente Down in the Valley (2005).
Dopo essere evasi dalla prigione di Huntsville, Butch Haynes e il suo compagno Terry Pugh rapiscono un bambino, Phillip Perry, e fuggono attraverso il Texas. Durante il viaggio, Butch e Philip scoprono di essere legati dalla comune sofferenza per gli abusi del "mondo perfetto" che li circonda. Pur essendo braccato dalle forze dell'ordine, Haynes crea intorno al piccolo ostaggio un mondo fantastico, un ambiente in cui i sogni diventano realtà e la realizzazione dei desideri infantili sembra a portata di mano. Sulle loro tracce ci sono il ranger Garnett e la criminologa Sally Gerber.
Non ho memoria di queste musiche. La mia attenzione fu tutta focalizzata altrove, data l'alta densità di contenuti.
Niente di niente!
Lo annovero senza dubbio fra i più riusciti e preziosi nella sua carriera, per scelta di tematica e di registro.
Ottima caratterizzazione dell'evaso Robert "Butch" Haynes. Assai convincente e toccante, qui è al top!
Red Garnett, il Texas Ranger duro e puro. Ovviamente ha il volto preciso per il personaggio.
Eccezionale nella parte di Phillip Perry. Espressivo e credibile, supera in talento tanti altri attori adulti.
La criminologa Sally Gerber. Brava e adatta a questo ruolo di supporto.
Terry Pugh, il classico delinquente cattivo e pervertito.
Bobby Lee, il tiratore scelto dell'FBI dal grilletto facile.
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