Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Un evaso decide di rapire un bambino per facilitarsi la fuga, lo manipola per procacciarsi cibo, auto e vestiti, e quando sta per commettere un omicidio finisce impallinato da quest'ultimo. Un film confuso, a tratti patetico e, quel che è peggio, insopportabilmente pretenzioso: mille allusioni al bene, al male ed ai saldi principi della famiglia per poi sbrodolarsi in una serie di banalità grossolane e contraddittorie, che non portano assolutamente da nessuna parte. Anzi: portano ad un finale talmente tirato per le lunghe e declamatorio da scadere nel ridicolo involontario. Incomprensibile poi l'inserimento della vicenda dello sceriffo, utile solo a mettere in scena personaggi stereotipatissimi (incommentabili la Dern e l'agente federale...) che filosofeggiano sui massimi sistemi ad un livello da seconda media, allungando fino all'inverosimile una vicenda che sarebbe stata da concludere al massimo nel giro di un'ora e mezza. Ha qualche momento piacevole nell'interazione fra Costner ed il bimbetto, ma negli anni '90 lo metto accanto ai vari Forrest Gump nell'ampio gruppo dei filmetti melensi e fasulli incomprensibilmente esaltati come capolavori.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta