Il medico e pittore torinese Carlo Levi viene mandato al confino dalla dittatura fascista. La sua meta è un piccolo paese lucano dove virà tra la desolazione del paesaggio e della gente. Tornato a Torino, scriverà un romanzo sulla sua esperienza. Dal romanzo autobiografico di Carlo Levi un film che scava profondamente nell'animo umano e in quello di una nazione alla deriva. Pur senza raggiungere la straordinaria asciuttezza del libro di Levi, Rosi realizza un decoroso film televisivo (uscito nelle sale in verisone ridotta) avvalendosi anche di uno straordinario Volonté.
Mi manca il libro. Il film è un interessante spaccato della vita delle campagne del meridione. Tanti soldi buttati anche in guerre lasciando il Paese nell'eterno oblio sociale. Leggerò! Voto 8/9
Purtroppo i film non posso mai equivalere ai libri, soprattutto a questo splendido di Carlo Levi, che ho profondamente amato. Però questo lentissimo film trasmette molto di quel mondo e quindi mi è piaciuto.
"Noi non siamo cristiani,essi dicono,Cristo si è fermato a Eboli .
Cristiano nel loro linguaggio vuol dire uomo:è la frase proverbiale che ho sentito tante volte ripetere,nelle loro bocche non è forse nulla piu' che l'espressione di uno sconsolato complesso d'inferiorita'.Noi non siamo cristiani,non siamo considerati uomini,ma bestie,bestie da soma,e ancora meno che la… leggi tutto
Durante il periodo fascista (1932) Carlo Levi, medico non esercitante, viene condotto, forzatamente, in un paesino nei pressi di Eboli in provincia di Matera, Gagliano. Una sorta di esilio denominato "confino" al fine di non propagare le proprie idee avverse al regime. Al paese troverà altri confinati in genere comunisti. Una volta arrivato al paesino comincerà a conoscere gli…
...e poi trent'anni / di safari / fra antilopi e giaguari / sciacalli e lapin...
→ ...Schengen... → ...Bossi-Fini... → ...Minniti... → ...Salvini... →
"I problemi per…
Fedele adattamento del romanzo autobiografico di Carlo Levi, condannato a scontare tre anni di confino in uno sperduto villaggio della Basilicata: un paesaggio aspro, sassoso, un mondo fatto di miseria, sporcizia, superstizione, dove l’intellettuale del nord si sente come un alieno proveniente da un altro pianeta. “Cristo si è fermato a Eboli, dove la strada e il treno…
Dedicato agli evasori/frodatori fiscali che adesso donano, tipo il priapico batrace tritacco.
Dedicato a chi per anni, lustri e decenni ha tagliato i fondi alla sanità pubblica, e adesso dona, tipo…
Uno dei migliori film di Rosi, con un Volontè pacato e credibile, perfettamente immedesimato nel ruolo, ed una bellissima ambientazione nel paese (oggi fantasma) di Craco, borgo dell'appennino lucano (al posto del "vero" paese di Aliano dove venne esiliato in realtà Carlo Levi). Una pefetta rappresentazione di un'Italia dove, citando le parole di uno dei protagonisti, non ha…
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Commenti (4) vedi tutti
Memorabile.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiMi manca il libro. Il film è un interessante spaccato della vita delle campagne del meridione. Tanti soldi buttati anche in guerre lasciando il Paese nell'eterno oblio sociale. Leggerò! Voto 8/9
commento di BradyPurtroppo i film non posso mai equivalere ai libri, soprattutto a questo splendido di Carlo Levi, che ho profondamente amato. Però questo lentissimo film trasmette molto di quel mondo e quindi mi è piaciuto.
commento di ALCHEMILLAUna profonda, intensa e commovente riflessione sull'Italia fascista e sulla vita di Carlo Levi. Struggenti le musiche di Piero Piccioni.8 1/2
commento di kotrab