Regia di Carmelo Bene vedi scheda film
In questa distruzione audio-visiva di ogni coerenza linguistica, Carmelo Bene disegna il suo un mondo violento e allucinato, macabro e sconvolgente che sa essere, però, anche poetico e radicalmete riflessivo. Un film a tratti insopportabile ed intollerabile che scava nei ricordi e nelle paure della mente umana con una convergenza tra immagini e sonoro data solamente da una irriverente confusione mistica della follia. E' un viaggio all'interno dei propri incubi e delle proprie ossessioni, un viaggio nel ricordo falsato e nell'angoscia di un futuro che non può più essere perchè sente troppo il peso di un passato all'insegna, anche, del rapporto stretto tra educazione e religione, tra valore e imposizione che porta ad una visione folle e drammatica della vita: "esistono due tipi di persone: ci sono i cretini che hanno visto la madonna e i cretini che la madonna non l'hanno vista, tutto consiste in questo!". Potrebbe essere considerato come una sorta di "8 e 1/2" dove non c'è nessun tentativo di riappacificazione con il passato che diventa angoscioso e porta il protagonista in uno stato di paranoia mistica senza una possibile soluzione, un vuoto e una confusione che ritorneranno eternamente, un serpente attorcigliato ad un'aquila che ormai non sa più volare.
Fonde la musica classica (es. Tristano e Isotta) con musica popolare e musica commerciale.
Folle!
Perla di blasfemia mariana.
Altra figura folle.
Altra figura folle.
Interessante, geniale, esagerato.
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