Regia di Michael Cimino vedi scheda film
Tre rapinatori vorrebbero recuperare mezzo milione di dollari nascosto anni prima dietro la lavagna di una scuola, ma l’edificio è stato dismesso e la refurtiva sembra perduta per sempre; allora, dietro suggerimento di un giovanotto che si è aggregato a loro, concepiscono il piano folle di ripetere il colpo con le stesse modalità. Il film va considerato il punto in cui Eastwood, probabilmente senza volerlo e senza neanche rendersene ben conto, si è trovato più vicino alla New Hollywood: l’attore e produttore si affida all’esordiente Cimino, che realizza un caper movie contenente un buddy movie accostabile a titoli quali L’imperatore del Nord, La stangata e soprattutto Un uomo da marciapiede (il finale è identico). L’impresa sembra riuscire, poi sembra fallire per un dettaglio beffardo (una cameriera del drive-in sospetta che nel bagagliaio dell’auto si nasconda un portoghese), infine si ribalta nella conclusione più giusta, ritrovando inopinatamente il “vero” bottino e non una sua replica. Gustosa caratterizzazione del (finto) reverendo Clint nella prima scena, prima che le danze si aprano. Doveroso sottolineare ancora una volta l’idiozia del titolo italiano (quello originale, Thunderbolt e Lightfoot, indica i nomignoli dei due protagonisti), destinato a funzionare come specchietto per le allodole per gli estimatori dell’ispettore Callaghan.
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