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La fuga di Logan

Regia di Michael Anderson vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La fuga di Logan

di Gioccik
7 stelle

Logan e Jessica sono i protagonisti di questo film di fantascienza tratto dall'omonimo romanzo di William F. Nolan e George Clayton Johnson. Lui è una guardia, un sorvegliante. Lei una neo 30enne con scadenza di “vita legale”. I due tentano una difficile fuga che li aiuterà a capire la condizione in cui si trovano.

Una fuga da una società con dimensione futurista “quasi” perfetta, dove tutto è codificato sotto un sapiente dominio tirannico gestito dal mega computer “The Thinker” (il pensatore).

Il computer provvede ad ogni incombenza pratica, politica ed economica, garantendo la sopravvivenza delle specie. A lui viene affidato anche il controllo demografico, quindi non deve far aumentare la popolazione più di un certo limite prefissato, mantenendo così costante il numero degli abitanti. Per fare questo, è stato adottato un sistema semplice: al momento della nascita ad ogni neonato viene impiantato nel palmo della mano sinistra un sensore luminoso che scandisce il passare del tempo e il progredire dell’età di chi lo porta. A trent’anni esatti dalla nascita il sensore inizia a lampeggiare, ricordando che da quel momento si hanno ventiquattro ore per recarsi al “Carousel”, dove, con una cerimonia suggestiva e la partecipazione di una folla osannante, si partecipa al rito del “Rinnovamento”.

In pratica viene fatto credere in una rigenerazione del corpo dei 30enni, ma in realtà questi finiscono disintegrati per consentire una nuova nascita. Una loro successiva replicazione riconoscibile con l'assegnazione di un numero accanto al nome. Nel caso, Logan 5 e Jessica 6 sono stati replicati, il primo 5 volte e la seconda 6.

Nel mondo di Logan, tutti vivono in mezzo agli agi, sono sani, belli, giovani... appunto, solo giovani, perché invecchiare è impossibile. Un caro prezzo da pagare per una simile società impostata sulla gioventù e sulla tecnologia, a cui l'uomo ha praticamente delegato tutto. Questo è il principale avvertimento che possiamo trarre dal film. L'altro è il recupero degli anziani in un ruolo guida. La loro esperienza, la loro saggezza, quando è accompagnata dalla capacità, è indispensabile in ogni tipo di società, anche quelle del futuro.

Rivisto oggi, il film appare datato, con un cast che però se la cava dignitosamente impreziosito dalla presenza di Peter Ustinov nella parte dell'anziano. Questa pellicola resta pur sempre un buon esempio di fantascienza realizzata con un insieme di idee e immagini visivamente interessanti, tese ad far pensare che la storia si svolgesse in un futuro lontano, ma non troppo.

Con un finale piuttosto originale e con una storia che conserva un certo fascino, “La fuga di Logan” è ancor oggi un vero e proprio cult per gli amanti del genere fantascientifico.

 

 

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