Regia di Michael Anderson vedi scheda film
Progetto-kolossal, che si rivelò un sostanziale insuccesso al botteghino, anche se ne fu tratta anche una serie televisiva, "La fuga di Logan" si basa su uno spunto niente male: una società utopistica in cui si vive in un pacato gaudio ( tema ricorrente nella fantascienza di quegli anni), con la poco simpatica prospettiva di una cerimonia in cui, giunti a trent'anni, i cittadini verranno disintegrati. A parte che il motivo fondamentale di tale poco gentile iniziativa non viene mai spiegato in modo esauriente, il film perde via via credibilità, divenendo un apologo un pò grossolano seppur onesto sulla necessità di non aver paura di invecchiare: i dialoghi sono di un semplicismo che sfrigola con la sotterranea ambiziosità dell'assunto, e anche gli effetti speciali, considerando anche che "Guerre stellari" era appena imminente, oggi risultano goffi e tutt'altro che stupefacenti. Però , ad Anderson, che non è mai stato un fulmine di guerra, va riconosciuto di aver gestito bene il ritmo della narrazione.
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