Espandi menu
cerca
I figli della violenza

Regia di Luis Buñuel vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11090
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su I figli della violenza

di mm40
6 stelle

I figli della violenza, ma anche dell'analfabetismo, della delinquenza e della miseria. Soprattutto quest'ultima: come dice il direttore del carcere minorile, non si dovrebbero rinchiudere i ragazzini, ma la miseria; quella descritta dal film di Bunuel è una società impietosa che pensa principalmente a sopravvivere, sempre a testa bassa sul (duro) lavoro, e non riesce a turbarsi di fronte a nulla. Non c'è un futuro in questo sistema. I figli della violenza è uno dei primi lavori del regista spagnolo, che in quegli anni girava però in Messico; crudo negli ambienti, nelle descrizioni dei personaggi e nelle situazioni, si propone di affrontare il degrado di alcune zone ai margini della città e della civiltà con occhio acuto, ma imparziale: non ci sono colpevolizzazioni facili o capri espiatorii, solamente una rappresentazione verista delle difficili condizioni umane in quei luoghi. Se la preadolescenza di Doinel (nei 400 colpi, dieci anni dopo: un altro film, forse il più famoso, che tratta questo periodo della vita con disincanto lucido) sarà quella di un teppistello borghese in cerca di affetto, qui si parla piuttosto di delinquenti fatti e finiti, infanzie negate, innocenze lacerate, gravi problematiche sociali. 6/10.

Sulla trama

In un paesino poverissimo messicano vivono alcune famiglie in condizioni disperate; i ragazzini crescono fra delinquenza e povertà, abbandonati dai genitori e privati degli esempi virtuosi. Ad uno di loro toccherà anche il carcere minorile. Tragedia finale.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati