Regia di Alain Resnais vedi scheda film
Un film di impegno politico,appagante e con tanti spunti di riflessione.
Un militante comunista spagnolo esiliato a Parigi (Montand) ,deve attraversare la frontiera in modo clandestino,per mantenere i contatti con i compagni rimasti in patria.Alla base del film c'e' una sceneggiatura ,fortemente autobiografica ,di Jorge Semprun,romanziere spagnolo esule in Francia.Ne risulta un film appassionato e coinvolgente,mirato a descrivere le incertezze ideologiche di un uomo come tanti.La regia di Resnais risulta elegante e si muove in scioltezza ,tra differenti temporalita' ,nemmeno i flashback che sono parte integrante di un flusso mentale sembrano ingombranti e spaziano tra passato e presente.Non sempre ho amato questo regista (a volte troppo calligrafico),ma devo levarmi il cappello con opere come questa ,estremamente appagante e con tanti spunti di riflessione.Anche nelle scene d'amore (due) se la cava benissimo,intenso e casto al punto giusto (siamo negli anni sessanta).Direi molto consigliato....in bianco-nero ovviamente.
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