Diego Mora, che da venticinque anni vive in esilio a Parigi in seguito alla vittoria franchista in Spagna, viene rimandato in patria con il compito di dirigere un'azione sindacale antiregime. Alla frontiera, però, si verifica un incidente e Mora è costretto a tornare a Parigi per impedire a un compagno di mettersi nei guai. Ma, una volta rientrato, l'organizzazione degli esuli lo mette sotto accusa. Mora va in crisi e l'incontro con alcuni giovani con propositi terroristici acuisce i suoi dubbi. La complessità espositiva di Resnais è lo strumento narrativo per un film (scritto da Jorge Semprun) di forte tensione civile nell'analisi di una crisi politico-esistenziale. Ottimi gli interpreti.
Suggestivo thriller psicologico: delinea in modo sferzante il ritratto dei ribelli politici avversi al franchismo con uno stile insolito delle prospettive e un impellente ermetismo di fondo, senza lesinare sane dosi di provocazione.
Diego (una delle più belle figure maschili della filmografia di Resnais)è un militante in crisi che riflette sulla sua figura di rivoluzionario. Il film, un sentito omaggio all'uomo e alla sua integrità morale.
Un militante comunista spagnolo esiliato a Parigi (Montand) ,deve attraversare la frontiera in modo clandestino,per mantenere i contatti con i compagni rimasti in patria.Alla base del film c'e' una sceneggiatura ,fortemente autobiografica ,di Jorge Semprun,romanziere spagnolo esule in Francia.Ne risulta un film appassionato e coinvolgente,mirato a descrivere le incertezze ideologiche di un uomo… leggi tutto
Quarto lungometraggio di Resnais, che prende spunto da una sceneggiatura - non priva di riferimenti autobiografici - di Jorge Semprun (anche autore, pochi anni più tardi, di Z-L'orgia del potere, la cui storia è assimilabile a quella de La guerra è finita in più punti). Una vicenda claustrofobica, ansiogena, costruita sui binari paralleli della fuga e della… leggi tutto
Non ho notato nulla di cosi' godibile ed importante da ricordare in questo Film spesso sonno-lento,triste e un po' ripetitivo (come andazzo) almeno c'e' la presenza di Genevieve Bujold che spesso si e' confermata Attrice seppur sconosciuta ai piu',almeno solida e seria lo e'.voto.4. leggi tutto
La guerra è finita è stato girato nel 1966 da Alain Resnais sulla base della sceneggiatura di Jorge Semprun, scrittore spagnolo in esilio in Francia, la quale rispecchia le sue esperienze di antifranchista militante (coordinatore della resistenza al regime, poi espulso dal PCE nel 1964 per dissidi con la dirigenza) anche se in modo non strettamente autobiografico: Resnais era…
Monsieur Cinéma. Così, da una ventina d’anni, la critica francese aveva cominciato a chiamare Michel Piccoli. Signor Cinema, certo, ma mi prendo la libertà di completare l’appellativo…
Tre giorni nella vita di un antifranchista che vive a Parigi ma attraversa continuamente la frontiera tra Francia e Spagna per organizzare attività clandestine e che ora, proprio alla vigilia di Pasqua, è costretto a lasciare Madrid dopo una retata della polizia. Tre giorni che fanno emergere la stanchezza di un rivoluzionario pieno di dubbi, fra le estenuanti discussioni con i…
Un militante comunista spagnolo esiliato a Parigi (Montand) ,deve attraversare la frontiera in modo clandestino,per mantenere i contatti con i compagni rimasti in patria.Alla base del film c'e' una sceneggiatura ,fortemente autobiografica ,di Jorge Semprun,romanziere spagnolo esule in Francia.Ne risulta un film appassionato e coinvolgente,mirato a descrivere le incertezze ideologiche di un uomo…
Non ho notato nulla di cosi' godibile ed importante da ricordare in questo Film spesso sonno-lento,triste e un po' ripetitivo (come andazzo) almeno c'e' la presenza di Genevieve Bujold che spesso si e' confermata Attrice seppur sconosciuta ai piu',almeno solida e seria lo e'.voto.4.
L’opposizione "partigiana" al regime di Franco vive, nella metà degli anni Sessanta, di rischiosi viaggi di collegamento oltre confine indispensabili per collegare il pensiero, cioè una mente, un partito che ha trovato rifugio nella capitale francese, e un braccio attivo e concreto che vive di clandestinità e azioni di resistenza all’oppressione dittatoriale, in…
Quarto lungometraggio di Resnais, che prende spunto da una sceneggiatura - non priva di riferimenti autobiografici - di Jorge Semprun (anche autore, pochi anni più tardi, di Z-L'orgia del potere, la cui storia è assimilabile a quella de La guerra è finita in più punti). Una vicenda claustrofobica, ansiogena, costruita sui binari paralleli della fuga e della…
E’ il 1966 l’anno in cui Resnais, utilizzando una bellissima, profonda, importante, problematicamente coinvolgente sceneggiatura di Jorge Semprun, realizza La guerre est finie: Franco era ancora saldamente in sella sulla groppa di una Spagna devastata dalla sua luttuosa dittatura e non accennava minimamente a “mollare la stretta” e lo scrittore, dal suo esilio forzato,…
Esce il monumentale film di Soderbergh sul Che, impossibile resistere al desiderio di mettere tutto a soqquadro con una bella taglist sulla Rivoluzione. Il tema è chiaro e facile. Qui si parla di ribaltare il mondo,…
Siamo nel 1965 a Parigi Diego è militante del Partito Comunista spagnolo che comincia ad avere dei dubbi sulla strategia del partito e sul sistema della lotta armata contro il regime Franchista. I suoi compagni di partito lo accusano di pessimismo e disfattismo. Diego, nonostante tutti i suoi dubbi decide di partire per una nuova missione in Spagna pur sapendo di avere la polizia sulle sue…
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Commenti (3) vedi tutti
Suggestivo thriller psicologico: delinea in modo sferzante il ritratto dei ribelli politici avversi al franchismo con uno stile insolito delle prospettive e un impellente ermetismo di fondo, senza lesinare sane dosi di provocazione.
commento di Stefano LUn film di impegno politico,appagante e con tanti spunti di riflessione.
leggi la recensione completa di ezioDiego (una delle più belle figure maschili della filmografia di Resnais)è un militante in crisi che riflette sulla sua figura di rivoluzionario. Il film, un sentito omaggio all'uomo e alla sua integrità morale.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792