Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Un film delizioso, delicato e malinconico, che non si limita a mostrare spezzoni di pellicole della gloriosa epoca del cinema muto italiano, ma racconta con garbo e disillusione una storia tenera e amara, che vede un ex attore del muto, nostalgico dei tempi andati, che si arma per recuperare dal macero vecchie pellicole cinematografiche. Certo è anche un splendida occasione per vedere all’opera le antiche ed enfatiche Francesca Bertini, Lyda Borelli e Pina Menichelli, nonché la Duse nella sua unica interpretazione cinematografica, e capolavori storici di Guazzoni e Camerini. Ma è l’omino timido e malinconico estraneo all’epoca "scapestrata" dell’Italia anni Cinquanta, interpretato superbamente da Melnati, che fa apprezzare maggiormente il film. Per non parlare poi della sobria e delicata regia dell’ottimo Comencini.
Che peccato che sia stata impiegata solo per questo tipo di ruoli... Comunque bravissima.
Attore dalle innumerevoli doti, che in questo film viene sfruttato ottimamente. Melnati si è dimostrato interprete deciso e intenso, nonché delicato e naturale.
Perfetta la sua regia, misurata ma incisiva, dai toni amari e malinconici.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta