Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
L'idea è buona: un film sull'importanza della memoria ed in particolare sulle grandezze e miserie di quello che fu il cinema muto in Italia (che ci ha raccontato 'i gusti e le debolezze dei nostri padri', recita la voce narrante nel finale). Eppure la sceneggiatura di Comencini, Margadonna (il duo che di lì a poco sfornerà Pane, amore e fantasia, insomma) e Bennati è sottilissima e ad un passo dall'essere una pura e semplice rassegna di spezzoni di vecchi film muti: la storia del cavalier Omeri è un pretesto scioccherello per mettere in fila una serie di ritagli di vecchie pellicole ed il vero centro dell'attenzione del film sono appunto quei ritagli, non tanto la trama che dovrebbe raccoglierli (come un musicarello - ante litteram - di impostazione però non musicale, bensì cinematografica: un filmarello?). Rimangono ad ogni modo la curiosità ed il piacere nell'osservare certe vecchie scene. 4,5/10.
Il cavalier Omeri ha recuperato molte vecchie pellicole del cinema muto italiano; ne proietta spezzoni e il pubblico reagisce chi apprezzando e chi ridendone.
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