Regia di Luchino Visconti vedi scheda film
Padron 'Ntoni e tutta la famiglia Valastro in balia del Destino.Visconti rilegge I Malavoglia di Verga in chiave molto più politica con accenni marxisti molto marcati filtrati però da una certa distanza ,la stessa distanza che può intercorrere tra l'aristocratico milanese e il pescatore di uno sperduto borgo marinaro siculo.La scelta del dialetto strettissimo(ai limiti della comprensibilità,a volte anche oltre ,io ad esempio molti dialoghi non sono riuscito ad afferrarli) è aprima vista vicinissima al documentarismo di Flaherty ad esempio ma a differenza di quest'ultimo l'algida composizione formale delle scene è cifra stilistica dominante quasi dissonante con la scelta di realismo fatta in sede di linguaggio e ambientazione.Confrontando questo film con gli altri capolavori neorealisti nonostante abbiano in comune la scelta di attori non professionisti non si può evitare di notare uno stile totalmente diverso:qui siamo dalle parti di una evidente raffinatezza formale estranea alla filosofia neorealista che però è caratteristica comune in tutti i film del maestro milanese.Il marxismo viscontiano si evince dalla lotta di 'Ntoni:la sua è lotta individuale ma è una lotta vana e alla fine dovrà piegare il capo,dovrà umiliare se stesso e tutta la propria famiglia la quale dal canto suo non potrà fare altro che implodere rovinosamente e disgregarsi irimediabilmente.Solo la lotta collettiva ha qualche speranza di vittoria....Comunque a parte queste disquisizioni che lasciano il tempo che trovano il film è l'ennesimo capolavoro della strepitosa filmografia di Visconti.....
ok
non male
tenace e bravo
altro capolavoro
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