Regia di Luchino Visconti vedi scheda film
Caposaldo del nostro cinema, una delle pellicole piu' lucide ed oneste su temi sociali e politici, tenuta in piedi da una regia senza una sola caduta nel vittimismo pietistico o nella retorica polpulista. Il marxismo di Visconti si mescola con la sua visione pessimistica della realta', in cui la solidarieta' e' sempre una dura conquista e la famiglia e' destinata a disintegrarsi. La rivoluzione, sembra dire il regista, peggiora le cose se non e' sostenuta dalla collettivita': alla fine 'Ntoni si ritrovera' solo, schernito e ripudiato dalla societa' e anche dalla stessa famiglia, dilaniata dalla sfiducia dei vecchi e dalla debolezza dei giovani, che non sentono la necessita' di combattere (Cola se ne va, Lucia si disonora col maresciallo e si copre di collane...); che sia proprio lui, 'Ntoni, a far la parte del "gattopardo", immerso in una realta' di sciacalli, sfiduciata e senza ideali. Ed ecco che il Visconti comunista incontra il Visconti aristocratico, sdegnato, "individualista", ma sempre alla ricerca di un popolo che voglia combattere sul serio per cambiare il mondo
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