Trama
Djata è un dodicenne che cresce senza preoccupazioni sotto una brutale dittatura, che isola tutto e tutti dal mondo esterno. Quando il governo imprigiona suo padre Peter, Djata e la madre Hannah vengono etichettati come traditori ma il ragazzino non si darà pace fino a quando non vedrà di nuovo il genitore.
Note
Adattamento dell'omonimo best seller di György Dragomán.
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Commenti (1) vedi tutti
c'è poco da salvare in questo sconclusionato film dai toni orwelliani, se non la fotografia di René Richter e la colonna sonora di Joanna Bruzdowicz, una delle più grandi compositrici del secondo novecento. Jonathan Price si ritrova, dopo l'immenso Brazil, a pagar dazio in un'ennesima storia distopica dalla sceneggiatura sciatta e piena di buchi.
commento di giovenosta