Regia di Michael Radford, Massimo Troisi vedi scheda film
Melodramma agro-dolce con uno degli epiloghi più tristi della storia della cinematografia italiana, soprattutto per la valenza testamentaria della pellicola. Massimo Troisi fornisce il suo canto del cigno, una prova maiuscola, sognante e, al tempo stesso, tragica. L'attore napoletano non vedrà mai uscire la pellicola nei cinema, scomparendo pochi giorni prima della distribuzione. Il sogno, la speranza, la poesia della vita se ne vanno con una gioia che si rinnova con la nascita di un nuovo erede. Notevole Philippe Noiret nei panni del poeta Pablo Neruda. Brava la Cucinotta, anche se più per la carica erotica che recitativa. Lo sguardo finale di Noiret, afflitto dal dolore, mentre guarda il mare aperto di un'isola del meridione italiano avendo alla mente il bizzarro postino che nutriva per lui un'adorazione quasi di valenza mistica vale da solo la visione.
Notevole la colonna sonora di Endrigo e Bacalov, premiata con l'Oscar. Nel complesso Il Postino è un melodramma di pregevole fattura, pur non essendo un capolavoro, il cui lavoro è stato elevato al rango di pellicola simbolica per effetto del tragico destino dell'attore protagonista. Destinato, per questo, a restare nella storia della cinematografia italiana: immortale.
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