Regia di Claude Sautet vedi scheda film
Quando la rassegnazione prevale e l'ostinazione distruttiva manda il cuore in letargo, si diventa un enigma o un paradosso. Quando si nasconde qualcosa o non accettiamo noi stessi, o non ci riteniamo degni di qualcosa o qualcuno, senza un briciolo di sano orgoglio, la fredda invidia annienta l'altro e prima di tutto la coscienza di sé.
Sautet scruta nel loro ambiente e nella nostra quotidianità questo trio che genera scariche elettriche sottese ma fulminanti, sconcertanti nei silenzi, nelle parole che tentano di carpire un senso per ciò che accade e non accade, quando non si riesce ad accettare la terribilità dell'amore non corrisposto, per qualcuno che non può essere raggiunto. Il trio strumentale ne è una metafora trasfigurata in musica, nelle misteriose sensualità melodiche, nelle inquiete e malinconiche armonie, nei ritmi veraci di Maurice Ravel. 8 1/2
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