Regia di Claude Sautet vedi scheda film
Troppo "francese" per essere veramente buono, ma troppo ben recitato per essere scartato come un brutto film. Personalmente, diffido sempre quando i protagonisti sono artisti o simili, perché tutto si risolve intorno al concerto, al disco, al libro e così via. Che generalmente è ottimo, ottenuto a prezzo di inenarrabili sofferenze e a scapito della felicità nella vita privata. Mai che i protagonisti producano una riconosciuta ciofeca: sono sempre bravi artisti, esecutori, professionisti. Per queste ragioni, spesso è difficile immedesimarsi, o anche soltanto sentirsi vicini, a questi personaggi. Questo film di Sautet è un po' così.
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