Stephan e Maxime, dopo aver frequentato insieme il conservatorio, ora sono soci in affari. Nelle loro vite si inserisce Camille, giovane violinista di talento, che si lega a Maxime. Ma il freddo, scettico Stephan sente l'irresistibile impulso di portar via la donna all'amico, quasi a dimostrazione dell'impossibilità dell'amore. Ed egli stesso viene a trovarsi impigliato nel "gioco" dei sentimenti...
Note
Un'esemplare analisi del malessere esistenziale in un film dagli equilibri narrativi eccellenti, dalla perfetta simbiosi fra immagini e musica (di Ravel) e dall'interpretazione magistrale, lontanamente ispirato a un racconto di Michail Lermontov.
• La trama
Lo schivo liutaio Stephane incontra la violinista Camille, nuova compagna del suo socio-amico Maxime, ed è colpito dalla sua bellezza. Conduce un abile corteggiamento giocato sul detto-non detto, agito-non agito, con il dichiarato intento di sedurre la donna prevalendo così sul suo più vitale e intraprendente amico. Camille ne è sedotta, lo… leggi tutto
“Solo una donna poteva cogliere il freddo di quel cuore in inverno”
E’ uno dei tanti commenti al film che ho dovuto rivedere perché da allora (1992) l’avevo proprio dimenticato e mi ero accuratamente tenuta alla larga dal commentarlo.
A parte il titolo, indimenticabile, di quelli che non scolli più dalla memoria.
Tanti anni fa ricordo che lo vidi con… leggi tutto
Maxime (André Dussollier) e Stéphane (Daniel Auteuil) sono due liutai specializzati nella riparazione di violini. Maxime ha un carattere espansivo mentre Stéphane è più riservato; entrambi sono apprezzati per il loro lavoro dai musicisti, i quali, senza riserve, gli affidano i loro strumenti per le messe a punto più cavillose. Un giorno Maxime…
“Solo una donna poteva cogliere il freddo di quel cuore in inverno”
E’ uno dei tanti commenti al film che ho dovuto rivedere perché da allora (1992) l’avevo proprio dimenticato e mi ero accuratamente tenuta alla larga dal commentarlo.
A parte il titolo, indimenticabile, di quelli che non scolli più dalla memoria.
Tanti anni fa ricordo che lo vidi con…
• La trama
Lo schivo liutaio Stephane incontra la violinista Camille, nuova compagna del suo socio-amico Maxime, ed è colpito dalla sua bellezza. Conduce un abile corteggiamento giocato sul detto-non detto, agito-non agito, con il dichiarato intento di sedurre la donna prevalendo così sul suo più vitale e intraprendente amico. Camille ne è sedotta, lo…
Uno dei film più famosi in Italia, ma senz'altro anche fra i più belli del raffinato ed intimista Claude Sautet, di cui anni fa vidi anche "César et Rosalie" con Yves Montand e Romy Schneider. Sautet rimane fedele al suo cinema di sentimenti, psicologico ed introspettivo e caratterizzato da dialoghi floridi un po' alla maniera di Rohmer, anche se la cura dell'immagine…
Tutto ciò che è bello è destinato ad avere una fine. Quando rimane fuori dalla nostra visuale non è (sempre) un problema, ma il più delle volte ci ritroviamo a doverci fare i conti,…
Il cinema si è spesso occupato dei disturbi mentali. Nevrosi, psicosi, depressioni, schizofrenia, bipolarità, follia: tanti gli esempi, impossibile stilarne anche solo una lista approssimativa, da…
Gli anni '90 sono stati un decennio proficuo per quanto riguarda il cinema, molti dei migliori registi di oggi hanno visto la luce proprio in quel periodo e molti altri, già all'attivo da parecchio tempo, hanno…
Dice il saggio: chi sa fa, chi non sa insegna. Di conseguenza nell'instancabile ricerca di una dritta affidabile su film da vedere, stanare, riesumare, regalarsi, ripescare o rivalutare è sempre meglio affidarsi…
Al di là di tutte le derivazioni di tipo sessuale/sentimentale, quello dell'atto mancato è il topos freudiano più rappresentato al cinema. Quell'energia inconscia che fa compiere un gesto in…
Cinismo e paura sono i sentimenti che fanno di Stephane un uomo incapace di amare. Il cinismo é il frutto del suo velleitario senso del razionale, che gli fa percepire la realtá come il killer di qualsiasi sogno, come sembra accadere alla coppia che litiga nel bar al tavolo accanto. Ma è la paura di concedersi all'amore il sentimento piú profondo di Stephane. Paura di…
Puro cinema francese all’apice di eleganza, raffinatezza, precisione di analisi interiore. Un cuore in inverno è uno di quei film che ogni tanto bisogna rivedere, dopo tanto peregrinare per pellicole, per ritrovare la bussola, l’archetipo, l’essenza del cinema al di là delle mode, dei generi e dei gusti.
Diversi e complementari, Stephane e Maxime sono da molti anni i due soci di una…
UN COEUR EN HIVER
“… Per me il cinema è …musica” (Claude Sautet è …la vita – François Truffaut); “…la musica è sogno…” – dice Stéphane, il protagonista maschile di Un coeur en hiver , secondo film della trilogia finale del rimpianto regista francese scomparso da pochi mesi (il primo ed il terzo essendo rispettivamente Quelques jours avec moi e Nelly et M.…
Sono i giorni delle stelle cadenti, ci ricorda Kirara88, dei desideri e delle speranze , dei sogni che possano trasformarsi in realtà, del guardare a naso in sù il firmamento ; fermiamoci dunque un attimo…
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Commenti (8) vedi tutti
Abbastanza palloso, con un Auteuil inespressivo e dalla faccia da pesce lesso.
commento di gruvieraz. . . . . voglio essere "cattivo" . . . . .
leggi la recensione completa di articolotre7 Carino e ben fatto. Si danza molto sulla sensibilità dei vari protagonisti, su tutte quella di Stephane (molto bene come sempre Auteuil)
commento di GanaJuzaVoto 6. [16.10.2012]
commento di PPuno dei film più noiosi a cui abbia assistito!Ma dov'è il capolavoro?mah…
commento di VAJONTUn film che fa tremare da quante emozioni mi ha regalato. La Béart è semplicemente divina, come del resto Daniel. Bravi. Ottimo film.
commento di luzdelunaottimo film sia come sceneggiatura che come risvolti drammatici la beart con questo film raggiunge alte vette di interpretazione
commento di ipso37732000I sentimenti hanno strani percorsi…giocare con quelli altrui può rivelarsi un'arma a doppio taglio. Auteuil docet.
commento di paolista