Regia di John Badham vedi scheda film
Voto 5. Le psicologie sono tagliate con l’accetta, tutte le situazioni sono molto semplificate, la sceneggiatura è poco invadente ed abbastanza sbrigativa per lasciare tutto lo spazio del caso al momento agonistico, allo sport del ciclismo. Posso dire di essere un vero appassionato di ciclismo, anche se l’incontrollabile dilagare del doping ha tolto gran parte della poesia di questo sport di eccezionale fatica. La resa dei momenti di gara è accettabile, anche se non esaltante, e comunque realistica fino a un certo punto. Cameo del più grande ciclista di tutti i tempi, l’unico vero, grande, immenso Cannibale, Eddy Merckx. [13.04.2007]
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