Regia di Robert Wise vedi scheda film
Un titolo di riferimento della serie "case infestate", forte di una certa ambiguità di genere che lo colloca nell'incerto spazio tra horror e dramma. Rifatto, ufficialmente e non, svariate volte.
John Markway (Richard Johnson) affitta la tenuta di Hill House, una inquietante ed enorme villa che si dice essere infestata a seguito di una lunga catena di disgrazie che ha colpito la proprietà dei Crain nel corso degli anni. L'intenzione è quella di effettuare una serie d'esperimenti in campo extrasensoriale. Il soggiorno dello studioso è accompagnato dal nipote della proprietaria e da due sensitive: Eleanor (Julie Harris) e Theodora (Claire Bloom).
Film particolare, che sta a capo di una lunga serie di rifacimenti più (Dopo la vita, 1973) o meno riusciti (The haunting, 1999) anche se, va detto, il clima deve molto all'affascinante predecessore La casa sulla scogliera (1944). Robert Wise mette in scena una storia tragica, nella quale i veri protagonisti sono una casa dalla struttura mutevole e/o disorientante e una ragazza malinconica ed abbattuta, che dialoga con se stessa, e che, per tutta la durata del film, sentiamo "riflettere" in voice over.
La bellezza della pellicola è proprio in questa ambigua configurazione, che oscilla tra un registro verosimile (i protagonisti potrebbero essere visionari) ed uno più impalpabile, introdotto da un magistrale incipit con breve cronistoria "narrata" della villa maledetta. Sono quasi due ore di buon cinema, non tanto per una sceneggiatura talvolta lenta e prevedibile, ma per l'ottima disposizione degli ambienti, con una scenografia che rende interprete principale proprio Hill House e i suoi locali geometricamente insoliti, introdotti da porte cigolanti e semoventi, arredamenti d'altra epoca nonché sommovimenti di oggetti, lampadari e scale a chiocciola.
Alla spettacolare buon opera del reparto scenografico fa da ottimo amplificatore uno stile di regia allucinato e vivace, con movimenti di macchina in grado di generare talvolta sintomi di vertigine, sensazione che provoca, ad esempio, il riuscito carrello in salita, lungo la scala circolare. Ulteriore valore aggiunto al film è dato da un finale tragico, un finale che simboleggia anche un traguardo: quello desiderato, ricercato -e talvolta necessariamente destinato- che un'anima in pena va disperatamente raggiungendo...
Citazione
"Villa Crain sta in piedi da novant'anni, e resisterà per altrettanti. Dentro, le mura resistono, i mattoni anche. I pavimenti sono solidi e le porte restano chiuse. Il silenzio fascia le travi e le pietre di villa Crain, e noi che abitiamo qui, vi abitiamo soli... sempre soli."
Curiosità
Il professore interpretato da Richard Johnson anticipa in parte la figura ben più negativa (ma pure fortemente pessimista) di Dimitri, al quale lo stesso attore presta il suo rassegnato e malinconico volto in quello che si può definire tra i migliori spin off italiani de L'esorcista (Chi sei?, 1974). L'attore rimane invischiato in un clima di atmosfera diabolica anche nel suggestivo Il medaglione insanguinato, diretto nel 1975 dallo sfortunato (per quanto geniale) Massimo Dallamano. E successivamente, abbandonati i set infestati e le donne destinate a partorire l'Anticristo, Johnson ricopre di nuovo il ruolo di uno studioso, il dottor Menard, coinvolto nell'apocalittica manifestazione di ritornanti nel gioiello diretto da Lucio Fulci, Zombi 2 (1979).
Gli invasati è disponibile in Dvd in una delle migliori uscite della Golem, che lo propone in un ottima qualità video (nel formato 2.35:1 e fonte di un buon restauro da negativo originale) e con potente (e chiarissima) traccia audio italiana. Durata della versione: 1h47m02s.
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